Perugia

Cessione Grifo, entro domenica si scoprono le carte: rilancio o bluff?

Entro la fine di questa settimana si scoprono le carte nella complessa partita per il futuro del Grifo. O meglio, a scoprirle dovrà essere il presidente Massimiliano Santopadre, visto che Claudio Sciurpa ha detto chiaramente che lui e gli altri sette imprenditori umbri coinvolti sono pronti ad acquistare il Grifo.

L’ultimatum di Sciurpa

E lo ha fatto anche rispondendo alle domande di Luca Pisinicca per la trasmissione della Tgr Umbria “Parliamo di sport”. Da dove ha di fatto lanciato un ultimatum al presidente Santopadre: entro la fine di questa settimana deve far sapere se intende vendere o meno. E a quel punto ci si siederà intorno a un tavolo per intavolare una vera trattativa.

Quel tavolo da cui Sciurpa e Santopadre si erano alzati lo scorso aprile, dandosi appuntamento una volta terminati i playoff. A due settimane dalla fine del sogno (velleitario) di conquistare l’ultimo posto per la B, e soprattutto dopo che l’Agenzia delle entrate ha formalizzato lo sconto dei debiti contratti durante il Covid, portandoli da 6 milioni a circa uno e mezzo ratealizzabili in 10 anni, Sciurpa chiede a Santopadre di scoprire le carte.

Voci di sirene da Roma e la reale volontà di Santopadre

Anche per vedere quanto c’è di vero sulle voci di altri soggetti che, da Roma, sarebbero interessati ad acquistare il Perugia.

Prima ancora, però, occorre capire se Santopadre, che da un anno dichiara di voler vendere il Perugia, stia veramente aspettando l’offerta buona. Anche alla luce di quel singolare prolungamento di contratto a Formisano sino al 2027 annunciato proprio all’indomani dell’incontro tra il patron e Sciurpa. Occorre finalmente capire, insomma, se il problema sia solo di prezzo. Poi, eventualmente, si parlerà della cifra. E del possibile ruolo, magari commerciale, che potrebbe essere comunque lasciato a Santopadre, se lo vorrà.

Ma non si può più aspettare. Anche perché c’è da programmare una nuova stagione, auspicabilmente dal sapore non amaro come quello delle ultime due.