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Cessate il fuoco a Gaza / La Regione vota all’unanimità

‘Due popoli, due Stati’ è questo il punto centrale della mozione approvata all’unanimità ieri mattina dal Consiglio della Regione Umbria.  L’atto, a prima firma consiglieri Damiano Stufara (PRC FdS) e Lamberto Bottini (PD) è di fatto una piena condanna nei confronti della guerra, ripresa con violenza tra Israele e Palestina e un appello “per l’immediata cessazione dell’attacco militare israeliano nella striscia di Gaza, per l’apertura di un corridoio umanitario e per ribadire la necessitaàdi una pace giusta”. Così recita la mozione approvata e chiede al “governo affinchè si adoperi nelle sedi deputate per richiedere – oltre alla fine del massacro palestinese – l’apertura di un corridoio umanitario per portare viveri e medicinali alla popolazione della striscia di Gaza”
Il lavori di discussione e successiva votazione dell’atto sono stati preceduti dagli interventi sul tema delle varie associazioni che nel capoluogo si stanno impegnando a sensibilizzare e tenere alta l’attenzione sul conflitto in Terra Santa. Gli interventi sono stati concessi durante una breve sospensione del Consiglio. Durante i lavori, non sono mancati attimi di tensione e acceso dibattito, con la conseguente”non partecipazione” al voto del consigliere Orfeo Goracci. Il Comunista umbro ha rimarcato come la mozione presentata fosse troppo “bipartisan”, mancando di evidenziare le “responsabilità dello Stato di Israele”.

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Nel suo intervento, prima del voto, la Presidente Marini, non ha ricordato il sostegno della Regione Umbria in aiuto concreto dei civili colpiti dal dramma della guerra tra Israele e Palestina. Lunedì la Giunta regionale ha infatti raccolto l’appello rivolto dalla Commissione della Conferenza delle Regioni italiane che si occupa di attività di cooperazione per il dialogo e la pace nel Medio Oriente e  ha deliberato un contributo economico di 20 mila euro per il Fondo nazionale speciale delle Regioni per il soccorso alle popolazioni civili. Di questi, 10 mila euro andranno a favore dell’ Unità tecnica locale del Ministero degli affari esteri a Gerusalemme, e i restanti a favore del Comitato italiano per l’UNRWA (L’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza dei profughi palestinesi), per gli interventi di assistenza sanitaria a favore della popolazione della striscia di Gaza.