L'asso nella manica per Cerreto di Spoleto? Le acque di Triponzo, che sono una vera e propria risorsa. E' quanto sostiene il sindaco Giovanna Forti nell'intervista pubblicata da “Notizie Leader”, il periodico del Gal Valle Umbra e Sibillini. Giovanna Forti, cittadina doc di Cerreto di Spoleto, è il sindaco del piccolo Comune alle porte della Valnerina. Con quasi 1.200 abitanti (gran parte dei quali concentrati nel capoluogo) ed un territorio che sale da una quota di 350 metri sul livello del mare fino a ben 1200 metri di quota (con tutte le problematiche che ne derivano in termini di gestione dei servizi), Cerreto di Spoleto è una di quelle realtà dell'Umbria verde tutta da scoprire. Anche perché la storia da queste parti è davvero di casa ed ha lasciato segni tangibili, se si considera che la data di nascita del nucleo principale risale almeno al 290 avanti Cristo, quando avviene la romanizzazione del territorio. E storia e natura vanno in tandem, come è facile intuire: del resto lo stesso nome del Comune deriva dalla diffusa presenza di piante di cerro, essenza presente inevitabilmente anche nello stemma comunale.
Ma cosa significe nell'epoca del federalismo fiscale essere alla guida di un Comune come Cerreto? “Sono da 6 anni ormai alla guida del comune di Cerreto – sottolinea Giovanna Forti – e questo ruolo ha richiesto da sempre notevole impegno e determinazione. Ora, con serena rassegnazione, attendo di valutare l'impatto con il federalismo fiscale nella consapevolezza che non sarà possibile pretendere ulteriori sacrifici da un piccolo comune come Cerreto, collocato nella zona più montuosa della già piccola regione dell' Umbria. Del resto, i continui tagli operati ai trasferimenti statali nel corso di questi ultimi anni, il fisiologico venir meno delle risorse destinate alla ricostruzione post sisma '97, già da tempo hanno imposto una politica di rigore, una riduzione drastica della spesa, la gestione consorziata dei servizi e la continua ricerca di soluzioni nuove ai problemi di sempre”.
E come è cambiato in questi anni il modo di stimolare l'attrazione del territorio? “Non v'è dubbio – risponde il sindaco – che la diffusione della tecnologia informatica ed il proliferare di siti internet, abbiano prodotto in breve tempo una vera rivoluzione nell'ambito della promozione di ciascun prodotto. L'attrazione per il territorio, alla stregua di qualunque altro prodotto, deve necessariamente essere stimolata attraverso la rete; il problema è che questo nostro bellissimo territorio, non è adeguatamente coperto dalla rete”.
Cerreto condivide con l'intera Valnerina un patrimonio storico, architettonico e naturalistico di particolare bellezza cui fanno da corollario aria pulita, cibi sani, tradizioni e valori propri della civiltà contadina. “A dare valore aggiunto – sottolinea il sindaco Giovanna Forti – sono sicuramente le sorgenti di acqua termale di Triponzo le cui particolari proprietà curative erano già note nell'antica Roma. L'attivazione dell'impianto termale di Triponzo che da tempo si persegue con tenacia, potrebbe rappresentare l'asso nella manica per l'intero comprensorio.
Nel medio termine l'amministrazione comunale di Cerreto di Spoleto conta di portare a conclusione i progetti di ristrutturazione e recupero del patrimonio comunale danneggiato dal sisma '97 in particolar modo nella fraz. di Triponzo. Compatibilmente con le risorse economiche dovranno essere poi attuati i progetti di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale che, in questi anni, è stato oggetto di recupero. In prospettiva e nel tempo minore possibile, il Comune confida nella attuazione di nuove politiche che consentano di coniugare adeguatamente tutela e sviluppo del territorio, tali da favorire ed attrarre nuovi investimenti indispensabili alla permanenza degli abitanti ed allo sviluppo demografico.