Nell'ottobre 1973 Consiglio regionale approvò legge che assegnava alla neonata Regione Umbria il proprio simbolo identitario | Lettera di Stirati a Tesei e Squarta "Individuare congiuntamente un momento celebrativo a ottobre che richiami tale scelta"
Sono passati quasi 50 anni da quel 30 ottobre 1973, giorno in cui il Consiglio Regionale approvava la legge che assegnava alla neonata Regione Umbria il proprio simbolo identitario, “costituito da elementi geometrici raffiguranti in sintesi grafica i tre Ceri di Gubbio, di colore rosso, delimitati da strisce bianche, in campo argento di forma rettangolare”.
Il sindaco di Gubbio Filippo Stirati ha scritto una lettera alla Presidente della Regione dell’Umbria Donatella Tesei e al Presidente del Consiglio regionale Marco Squarta, per chiedere loro di individuare congiuntamente un momento celebrativo, proprio nel mese di ottobre, che richiami la scelta che ha fatto dei Ceri di Gubbio il simbolo dell’intera Regione.
Una “efficace identificazione simbolica – come si può leggere nella motivazione che portò alla scelta del bozzetto grafico degli architetti napoletani Gino e Alberto Anselmi, ideatori dello stemma con i Ceri di Gubbio – di elementi radicati nell’antichissima storia dell’Umbria e ancora oggi vivi, elementi che trascendono il loro originario valore municipale per rappresentare degnamente l’identità della collettività regionale nel suo insieme”.
Già nel 2013 si erano celebrati 40 anni da questo importante avvenimento, attraverso una cerimonia pubblica e una mostra allestita negli spazi sottostanti lo Scalone d’onore di Palazzo Cesaroni, che ospitava i Ceri mezzani, le statue dei Santi Ubaldo, Antonio e Giorgio, le tre brocche, le divise delle tre famiglie ceraiole e quelle dei capitani.