C’è fermento nella politica regionale, in vista delle Regionali. Il fronte centrosinistra in versione campo largo è operativo e in tour nelle varie Feste dell’Unità dell’Umbria. Ieri l’ultima della due giorni a Gualdo Tadino, martedì sarà presentata quella regionale di Umbertide dove è attesa Elly Schlein.
A Gualdo Tadino ieri, per la chiusura, in occasione della presentazione dell’ultimo libro di Mario Bravi, c’erano oltre al padrone di casa, il sindaco Massimiliano Presciutti e la segretaria dem Flavia Guidubaldi, i parlamentari Simona Bonafè e Dario Parrini e i consiglieri regionali Tommaso Bori, anche segretario regionale Pd, e Simona Meloni che in consiglio regionale è capogruppo. Al centro della riflessione, a partire dal libro di Bravi, il futuro delle aree interne.
“Ci siamo opposti a questa destra arrogante che si sentiva già detentore del potere”, ha ricordato la segretaria Guidubaldi. Bravi è entrato nel merito dei dati che certificano l’arretramento e la crisi dell’Umbria. “I salari umbri – ha detto – sono il 16 per cento più bassi della media nazionale, così come le pensioni. Lo Svimez ha certificato il processo di meridionalizzazione a cui siamo sottoposti e come Pil, il rimbalzo, non ha certo portato a tornare ai livelli pre covid. Letale poi sarà l’autonomia differenziata. Obiettivo è rilanciare un piano del lavoro”.
Il segretario regionale Bori ha suonato la carica: “Rispetto a cinque anni fa il mondo è cambiato e la Tesei non ha più neanche l’appoggio dei suoi, che non volevano ricandidarla”. Poi il cenno alla classe dirigente degli anni ’60 dell’Umbria, che permise alla regione di agganciare il centro nord. Quindi i temi: “Lavoro degno, salario minimo e buona occupazione ma anche l’ambiente e la lotta allo smantellamento del sistema sanitario pubblico”. Meloni ha aperto un focus sulle attività del consiglio regionale: “L’unico atto di indirizzo è stato il Piano rifiuti con l’inceneritore, c’è stato il rendiconto non parificato, nulla sulla sicurezza sul lavoro, di cui l’Umbria è maglia nera ma la Giunta non ha minimamente preso in considerazione le azioni che l’Assemblea aveva anche approvato all’unanimità“.
Gli ospiti nazionali hanno concentrato l’attenzione su temi al centro del dibattito. Dario Parrini, senatore Pd, ha diffusamente spiegato il progetto dell’Autonomia differenziata: “E’ pericoloso per il sud e per tutti coloro che vivono in condizioni di debolezza. E’ un progetto di forti contro i deboli, che danneggia il Paese. Aumenta la burocrazia, non a caso ha suscitato forti critiche anche da Confindustria”. Prima delle conclusioni affidate a Bonafé, il sindaco Presciutti ha invitato a concentrarsi su una “campagna elettorale sui temi e con il sorriso”. Simona Bonafé ha parlato dell’Autonomia come di un “baratto sulla pelle degli italiani” e poi si è detta molto preoccupata della Manovra che dovrà arrivare alla Camera. Un provvedimento che, “per mantenere tutte le promesse annunciate, dovrà o tagliare i servizi o aumentare le tasse”.
Le Regionali sono dunque il vero convitato di pietra. Manca ancora la data delle elezioni, anche se le macchina elettorale delle due principali candidate in corsa è già operativa. Nei giorni scorsi è arrivato in Umbria per Tesei Maurizio Lupi, che ha lanciato quella che sarà la quinta gamba del centrodestra, la lista ‘Noi moderati’. Sul fronte opposto le liste dovrebbero essere di più. Si annuncia una formazione moderata dove confluiranno Italia Viva, Più Europa, Socialisti Uniti per l’Umbria, Tempi Nuovi – Popolari Uniti per l’Umbria, Impegno civile e Perugia Merita. Nei giorni scorsi i primi incontri. La data delle elezioni ancora manca e alcune indiscrezioni di stampa dicono che si potrebbe addirittura arrivare a metà dicembre.