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CENTRO STORICO E ARREDO URBANO, I DUBBI DEL CONSIGLIERE CAPPELLETTI, NEO-PRESIDENTE DELLA I^ COMMISSIONE

Di Antonio Cappelletti (*)
Mi domando come sia possibile che ci si occupi sempre di commissionare studi e mettere a punto grandi strategie per fare qualsiasi cosa, riportare i residenti nel centro storico e riprogettare l’arredo urbano, solo per citarne un paio, e come poi non si ponga nessuna cura nel farle, quelle cose.

In una città che da un po’ di tempo non fa altro che discutere di arredo urbano vedere le cose che mi sono capitate oggi dà il segno di come non vi sia nessuna speranza che alle enunciazioni di principio seguano i fatti. E’ stata sostituita l’antica targa in marmo di via degli Eremiti senza avere la minima cura di posizionarne un'altra che avesse le stesse dimensioni e che assomigliasse a quelle preesistenti. Il risultato come si vede dalle foto è a dir poco osceno . La nuova targa risulta appiccicata con violenza estetica fuori della sede della targa che ha sostituito, andando a per di più mordere la mostra di una finestra. Per completare il quadro, la bruttissima targa in stile cimiteriale è completamente difforme da quella che gli sta vicino. Se questa è la cura con la quale ci si vorrebbe occupare dell’arredo urbano vi prego, per carità, lasciate perdere. Se questa è il nuovo volto che si vorrebbe dare alla città allora c’è veramente di che preoccuparsi.

Quando sento parlare di programmi elettorali per definire la qualità di chi amministra la città oramai mi viene da ridere. A che servono le enunciazioni di principio se poi non si ha la capacità di fare le cose più semplici. Il problema è solo quello.

L’abbandono dei centri storici da parte dei residenti è questione di urgente attualità per tutte le amministrazioni comunali che li posseggono. Tutti cercano di ripopolarli anche per evitare questioni di ordine pubblico che si sviluppano laddove i centri storici risultano abbandonati.

Da mesi sto cercando di sollecitare l’amministrazione a ripristinare la possibilità per i residenti di parcheggiare in piazza Mentana perché chi abita a Corso Mazzini o in quei paraggi, pur possedendo e pagando il permesso, è a tal punto vessato da tale divieto che pensa di andarsene. Eppure in questa, come in altre piazze non si è deciso di fare un isola pedonale, più semplicemente possono parcheggiare tutti, ma non i residenti. Esattamente il contrario di quello che accade nel resto del mondo. Volete sapere qual è la risposta per non attuare una richiesta così semplice? Si sta studiando una riorganizzazione generale. Strategie complesse capite? Mica cose da ridere. Intanto i residenti se ne vanno.
Ma, mi domando, mentre si studia alacremente come fare ritornare i residenti, non si potrebbe tentare di evitare che quei pochi che ci sono non se ne vadano?
Forse, parlare un po’ meno di politica e affacciarsi ogni tanto alla finestra per capire come funzionano le cose normali non sarebbe male.

(*) Consigliere Comunale Spoleto – Rinnovamento, Presidente I^ Comissione