Nuova sede cercasi per il Centro sociale “Centro storico”, il più antico dell’Umbria e il più attivo, arrivato ad avere fino a 500 soci. L’associazione, presieduta da Pietro Mercuri, deve lasciare i locali di via Oberdan prima dell’estate e non ha chiaro, al momento, dove andrà. In quegli spazi è già attivo l’Ateneo perugino e, con ogni probabilità, riceverà più spazi.
Di certo, dal 1 maggio, il ballo della domenica si sposta al Dopolavoro ferroviario, anche se non è chiaro se il costo previsto sarà sostenibile. Il Comune, dal canto proprio, ha offerto due opzioni a Mercuri e all’associazione. La prima è una sala di Palazzo Candiotti. Proposta sulla quale ci sarebbe stata qualche incomprensione. L’altra opzione, l’unica sul tavolo, è quella del capannone dell’ex Fils. “Che però non è fattibile – dice Mercuri – i nostri soci, che sono prevalentemente anziani, non avrebbero modo di raggiungerci“.
Mercuri dunque ribadisce la voglia di lavorare per la città, “se siamo messi nelle condizioni adeguate. Dopo 39 anni di attività, per la prima volta – ha detto – il Centro sociale è a rischio chiusura. Un punto di aggregazione che combatte la solitudine e la depressione, intorno al quale c’è grande fermento. Anche a Foligno – ha proseguito Mercuri – la solitudine infatti è un problema. Su 20mila nuclei familiari, almeno 3500 sono formati da una sola persona“.