Perugia

Centro servizi di Madonna Alta, decisa la destinazione

La Giunta comunale, su proposta degli assessori all’urbanistica, Margherita Scoccia, e alle politiche sociali, Edi Cicchi, ha deciso che il Centro Servizi socio-culturali e Family Hub, cioè gli spazi realizzati a Madonna Alta nell’ambito del Piano periferie, saranno destinati alle azioni sociali previste da Agenda Urbana relative a tre linee di intervento: educativa territoriale, Family Hub, innovazione sociale.

Gli interventi previsti dal progetto generale di riqualificazione urbana “Sicurezza e sviluppo per Fontivegge e Bellocchio” vengono così a integrarsi con quelli già avviati con i fondi della cosiddetta Agenda urbana. In tal modo, la creazione di un luogo architettonicamente qualificato si accompagna a interventi che stimolano la coesione e il protagonismo sociale nel cuore del quartiere Bellocchio-Madonna Alta.

I lavori per il nuovo centro di quartiere dedicato all’associazionismo familiare e sportivo, iniziati nel giugno 2020, sono stati completati in un anno. L’edificio esistente è stato riqualificato e ampliato grazie alla connessione con un nuovo corpo di fabbrica. Quest’ultimo è articolato su due piani. Il piano terra, diviso in tre grandi spazi, ma progettato in modo tale da poter essere ulteriormente suddiviso, è destinato alle forme di associazionismo familiare (Community Hub), tra le quali rientra il Family hub previsto dal Progetto Agenda Urbana. Il primo piano, pensato come un grande open space suddividibile in due spazi distinti, è destinato alle forme di associazionismo sportivo (Activity Hub).

Tali spazi saranno quindi temporaneamente utilizzati dal Consorzio Auriga Perugia, dall’associazionismo familiare rappresentato da Acli e dalla rete di innovazione sociale della cooperativa Borgorete.

I suddetti soggetti hanno già avviato le proprie attività rivolte a tutta la cittadinanza, e in particolare a bambini, famiglie e giovani, nel territorio di Madonna Alta, Fontivegge e Bellocchio, interessato dal Progetto Agenda Urbana 2014-2020.

“L’amministrazione – sostengono gli assessori Scoccia e Cicchi – ha puntato sull’integrazione fra riqualificazione urbana e politiche sociali. Oltre al recupero dei luoghi, è infatti necessario creare le premesse per renderli centri di relazioni capaci di animare i quartieri, di renderli vivibili e di prevenire situazioni di degrado”.