Foligno

Centro di selezione, un anno di obiettivi e traguardi

Un anno di obiettivi raggiunti e di novità al Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito, illustrato venerdì 10 dicembre dal neogenerale di Brigata, Vincenzo Spanò, nel corso del tradizionale bilancio di fine anno.

Un anno in cui, alle prese con il Covid, la Gonzaga ha comunque esaminato 40.336 candidati. Un numero, ovviamente, inferiore a quelli pre covid, ma che rende l’idea dell’operosità degli uomini del Centro, che hanno reso possibile la ripresa immediata delle attività.

La rivoluzione digitale

Spanò ha annunciato anche la rivoluzione digitale, in arrivo dal 2022: “A gennaio – ha detto – realizzeremo un fascicolo informatizzato del candidato. Questo ha richiesto collegamento esterno dalla rete di forza armata, che ci consentisse di dialogare anche con gli altri centri di selezione. Obiettivo è tutelare la privacy del candidato e l’imparzialità del processo. Ma è anche una scelta ecologica“.

Il rapporto con le scuole

Alla Gonzaga c’è anche ospitata una scuola. Attualmente è la Piermarini, con 7 classi e 103 alunni. “Anche questa – ha detto Spanòè una ricaduta pratica perché ci sono classi in sicurezza, e i ragazzi possono toccare con mano dei valori importanti per la loro crescita, che ad altri possono venir solo raccontati”. Al Centro, dal 2016, c’è anche il Raggruppamento Umbria – Toscana – Marche per il controllo del territorio. E poi le operazioni per il contrasto al Covid.

Il lavoro anticovid

L’ultima novità è costituita dai team di supporto al tracciamento dei positivi nelle scuole, con effettuazione di tamponi che possono anche essere processate nei laboratori messi a disposizione dalla difesa.

Il rapporto con la città

In tutta questa attività si innesta il grande lavoro di promozione. Il 2021 è stato l’anno del 25esimo anniversario di costituzione del Centro, con la concessione della cittadinanza onoraria del Comune di Foligno. Un aspetto che ha portato alla speciale dedica del palio della Quintana della Rivincita. Un onore riservato prima solo al presidente della Repubblica.