Foligno

Centro di riuso, interrogazione delle minoranze: “Che fine ha fatto?”

Che fine ha fatto il Centro di riuso?“. Se lo chiedono i consiglieri Rita Barbetti, Claudia Minelli e Giovanni Patriarchi (Pd), Francesco Silvestri e Luciano Pizzoni (Patto x Foligno), Mario Gammarota (Foligno 2030) e Caterina Lucangeli (Misto), i quali hanno presentato una interrogazione diretta al sindaco Stefano Zuccarini.

L’importanza del ricliclo

La gerarchia dei rifiuti europea stabilisce che il riuso dei beni è una buona pratica che viene anche prima del riciclo, perché allunga il ciclo di vita degli oggetti stessi. I Centri di riuso – proseguono – già presenti in molte città italiane e anche in Umbria, sono spazi attrezzati, dove si possono consegnare oggetti vari che non ci servono più, ma che possono essere utili ad altri, facendo risparmiare materie prime ed energia. Sul tema c’è la DGR n.798 del 11/07/2016 (successivamente integrata dalla DGR 1129/2016) con cui la Regione Umbria ha approvato le linee guida regionali per la realizzazione e la gestione dei centri di riuso e l’Amministrazione Comunale di Foligno, nel 2016, partecipò ad un bando promosso dalla Regione Umbria e se lo aggiudicò, prevedendo quindi la realizzazione di un’opera di circa 93.000 euro”.

Le dichiarazioni dell’assessore

I consiglieri citano anche alcune dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente, Decio Barili, che a gennaio 2020 dichiarò “che l’attuale Giunta ha messo a disposizione un’ulteriore somma di 40.000 euro per superare alcune criticità del progetto e che il centro stesso avrebbe visto la luce presumibilmente entro il 2020“. Quindi gli interrogativi dei consiglieri vanno nella direzione di sapere quale sia lo stato di realizzazione del progetto, a tutt’oggi.