Una petizione contro il centro commerciale “Il Querceto” a Fabbreria. Dopo l’incontro tra i nuovi proprietari dell’area e il Comune di Spoleto e la proroga delle licenze per le medie strutture di vendita, anticipato da Tuttoggi.info nei giorni scorsi, tornano ad alzarsi le voci contrarie al progetto. E spunta così una nuova raccolta di firme, dopo quella che era stata avviata negli anni scorsi, quando erano stati avviati i primi interventi propedeutici alla nascita del centro commerciale alle porte della città.
L’appello a bloccare il progetto viene indirizzato al sindaco Umberto De Augustinis, a cui i promotori della petizione chiedono di inviare una e-mail oltre alle firme attraverso la piattaforma Change.org (clicca qui). La sottoscrizione, in realtà, è quella preesistente che è stata aggiornata ora che si è tornati a parlare del centro commerciale “Il Querceto”.
“Dopo anni di incuria – scrive il promotore della raccolta di firme Ugo Carlini – di nuovo si profila all’orizzonte la possibilità della cementificazione del territorio della Fabbreria di Spoleto. La minacciata costruzione di un ennesimo centro commerciale non potrà che recar maggior danno al patrimonio territoriale ed all’economia della zona. Vi disturbo per chiederVi di condividere nuovamente tale petizione perché siamo responsabili verso i nostri figli di ciò che lasceremo loro in dono”. Finora sono 291 le firme apposte alla petizione, che è sostenuta anche da comitati come il Coordinamento ambiente Spoleto ed il Comitato centro storico.
Queste le richieste avanzate al sindaco De Augustinis: “Egregio signor Sindaco le rivolgiamo un sincero ed accorato appello affinché il territorio della frazione Fabbreria di Spoleto possa essere valorizzato, laddove allo stato attuale presenta palesi situazioni di degrado lesive della qualità del territorio e della vita stessa degli abitanti della zona.
Il nostro è un urlo consapevole di chi agisce sempre nell’ottica del miglioramento delle condizioni ambientali e paesaggistiche del nostro meraviglioso territorio. Molte persone mi raccontano con trasporto del bosco di meravigliose querce che tanti anni fa era presente in quel territorio. Questo è ciò che vogliamo lasciare in dono ai nostri figli. Questa è la nostra Spoleto.
La proposta della creazione di un ennesimo centro commerciale è fuori da un piano di realtà. La costruzione di un ennesimo centro commerciale comporta la distruzione del piccolo commercio e con esso l’impoverimento dell’economia cittadina, che si manifesta tramite:
Ciò che chiediamo è che la zona della frazione Fabbreria, già profondamente colpita dalle necessarie modifiche della viabilità comunale ed extra comunale, possa essere favorita da bonifiche mirate e dalla messa a dimora di varie specie di alberi. Tale progetto può rientrare a pieno titolo nell’attuazione della legge n.10 del 14 gennaio 2013 per la messa a dimora di un albero per ogni nuovo nato nel territorio comunale. In alternativa chiediamo la valorizzazione del terreno come area agricola che sempre più rappresenta uno sbocco lavorativo per i giovani , come dimostrano i dati della Coldiretti. Attualmente tale zona langue nell’incuria e rappresenta una cicatrice irriconoscibile intrappolata in un contesto in cui nessun tipo di sviluppo economico può essere immaginato. Ciò produrrà certamente soltanto ulteriore degrado e perdita di possibilità, in un ambito ormai stanco di combattere una guerra contro disoccupazione e spopolamento.
Come da Lei auspicato chiediamo di valorizzare Spoleto nel pieno rispetto dell’ambiente e del patrimonio storico- artistico di cui questa città può fregiarsi. Ci rivolgiamo a Lei consci del vero e profondo amore che La lega alla nostra bella Spoleto. Conosciamo bene il suo impegno in ogni campo e in special modo sul piano della valorizzazione del territorio. Perciò attendiamo speranzosi un suo intervento che possa ripristinare le condizioni di vivibilità e bellezza nel territorio della frazione Fabbreria di Spoleto. Per poter creare insieme un futuro compatibile e rispettoso dell’ambiente e delle persone. Grazie per il Suo lavoro e per la Sua attenzione”.