Valnerina

Centro Boeri, istanza di dissequestro discussa in Cassazione | Attesa per la pronuncia

C’è attesa per la pronuncia della Corte di Cassazione sull’istanza di dissequestro presentata dal Comune di Norcia relativamente al Centro Boeri, la struttura realizzata dall’archistar Stefano Boeri (iscritto nel registro degli indagati al pari del sindaco Nicola Alemanno) alle porte della città di San Benedetto e posta sotto sequestro dalla Procura di Spoleto 4 mesi fa.


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L’amministrazione comunale, attraverso gli avvocati Massimo Marcucci e Luisa Di Curzio, ha presentato ricorso per saltum alla Suprema corte, dopo che il Tribunale del Riesame aveva nei mesi scorsi rigettato la richiesta di dissequestro di Casa Ancarano, struttura realizzata, come il Centro Boeri, con la normativa d’emergenza post sisma. Gli ermellini dovranno quindi pronunciarsi in merito al sequestro della struttura costruita grazie ai fondi di Corriere della Sera e TgLa7 attraverso l’iniziativa “Un aiuto subito” ed inaugurata un anno fa.

A ripercorrere la vicenda davanti ai giudici della Cassazione questa mattina è stato l’avvocato Marcucci, spiegando come il centro polifunzionale sia stato realizzato con l’obiettivo di farne il nuovo Coc (centro operativo comunale) in caso di emergenza ed utilizzato per le sedute del consiglio comunale e per riunioni istituzionali. Proprio per questo motivo, per la sua realizzazione sono state attivate le procedure emergenziali, che hanno consentito una realizzazione in tempi molto più celeri di quelli ordinari.

La struttura, però, è finita ben presto nel mirino della Procura, che ne aveva chiesto il sequestro già alla fine dello scorso anno, anche se il provvedimento del giudice per le indagini preliminari era arrivato soltanto a marzo. Gli inquirenti contestano il carattere di temporaneità della struttura (al pari di Casa Ancarano, struttura polifunzionale tuttora sotto sequestro ed al centro di un procedimento penale parallelo) ed un uso improprio della normativa relativa all’emergenza del terremoto del centro Italia del 2016. Anche per via della zona in cui sorge, all’interno del Parco nazionale dei Sibillini e dell’area delle marcite. La stessa Procura spoletina, comunque, con un provvedimento successivo ha disposto che in caso di nuove emergenze il Centro Boeri può essere utilizzata nonostante i sigilli.

La difesa del Comune, invece, mira a dimostrare come il sequestro sia illegittimo, anche per le finalità che la struttura ha. Anche se in realtà l’amministrazione comunale si era resa protagonista di un pasticciaccio nei documenti ufficiali, laddove definiva il centro Boeri come “struttura permanente polivalente ad uso sociale. Ed a fare discutere era stato anche il prezziario stabilito dal Comune di Norcia per il noleggio dell’edificio (utilizzato anche per convegni, spettacoli e per la stagione di prosa) a privati, associazioni comprese.

Ora, quindi, c’è grande attesa per il pronunciamento della Suprema corte, che dovrebbe arrivare nelle prossime ore e che potrebbe restituire alla comunità nursina un importante luogo di aggregazione. In caso l’istanza di dissequestro venisse invece respinta, soltanto un esito positivo dell’eventuale processo penale potrebbe restituire una volta per tutte il Centro Boeri all’amministrazione comunale.