Nonostante l’annuncio dell’ “incontro partecipativo” sul Centro accoglienza profughi di Gubbio, fissato pochi giorni fa dall’Amministrazione comunale e fortemente voluto dal Libero Comitato Cittadino anche tramite una raccolta firme, la polemica non si placa. Stavolta a far discutere è addirittura l’orario dell’incontro stesso, previsto per martedì 12 aprile ma non più alle 18, bensì alle 16.45.
Il cambio di programma, arrivato quattro giorni dopo la comunicazione in Consiglio, ha fatto subito storcere la bocca a molti membri del Comitato, che lo hanno visto come un tentativo “sicuramente studiato per limitare la partecipazione della cittadinanza“ dato che l’orario “non è proprio ideale per chi lavora”.
Della stessa opinione anche il consigliere del Centrodestra eugubino Francesco Gagliardi, secondo il quale “l’amministrazione comunale intende mettere il ‘bavaglio’ alla città sulla questione del Centro di Accoglienza profughi, facendo di tutto per ostacolare la partecipazione dei cittadini all’incontro del 12 aprile. A differenza di quanto detto da Stirati in Consiglio, che inizialmente ne aveva comunicato l’inizio per le 18 – continua Gagliardi – l’incontro si terrà alle ore 16.45. Questa insana scelta ha un solo obiettivo: boicottare la presenza delle eugubine e degli eugubini che lavorano e, quindi, ‘liquidare’ con interventi autoreferenziali la questione. Invito tutta la comunità a sacrificarsi agli orari improbabili scelti dall’amministrazione Stirati per confrontarsi con la città su di un tema di scottante attualità. Non facciamoci imbavagliare!”.