Economia & Lavoro

Ex centrali Enel umbre e lavoro a Spoleto, ecco la situazione

La Seconda commissione dell’Assemblea legislativa, presieduta da Eros Brega, ha ascoltato questa mattina l’assessore regionale Fabio Paparelli in merito alla riconversione dell’ex centrale Enel di Pietrafitta e alla crisi occupazionale delle aziende Maran, Cementir, Ism e Isotta Fraschini di Spoleto. Le informative sono state richieste rispettivamente dai consiglieri Giacomo Leonelli (Pd); Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati (M5S).

Ex centrale Pietrafitta, 21 dicembre incontro per riconversione

Giacomo Leonelli ha spiegato la richiesta di aggiornamento evidenziando che “la ex centrale di Pietrafitta è al momento vuota. C’è un’inchiesta del tribunale di Terni in corso per le vicissitudini legate al fallimento di ‘Valnestore sviluppo’. Dal punto di vista sociale c’è grande attenzione e non si capisce come l’immobile possa essere riutilizzato. Negli ultimi tempi, da parte dei comitati cittadini, è emersa la preoccupazione che la vendita all’asta della struttura possa portare all’insediamento di una attività impattante dal punto di vista ambientale”.

Fabio Paparelli ha informato la Commissione che “il 21 dicembre ci sarà un incontro con Enel per definire anche la vicenda della riconversione del sito di Pietrafitta. Sono state presentate delle proposte, che riguardano i terreni non oggetto dell’indagine e dell’asta, ma dobbiamo attendere lo svolgimento dell’incontro con Enel prima di renderli noti. Diversa è la questione della centrale di Bastardo, che viene ancora ritenuta strategica e continuerà ad operare per almeno un anno”.

Il sindaco di Panicale, Giulio Cherubini, è intervenuto per sottolineare che “non risultano novità rispetto alla procedura in corso al tribunale di Terni. Ma dal progetto di riconversione del sito può nascere il rilancio della intera Valnestore e quindi esso richiede quindi la massima attenzione da parte di tutte le istituzioni”I consiglieri Silvano Rometti (SeR), Claudio Ricci (Rp) ed Emanuele Fiorini (Lega) hanno sottolineato la necessità di ragionare, fin da subito, sulla futura riconversione del sito di Bastardo, dato che la proroga dell’attività sarà solo temporanea. Fiorini ha anche richiesto che venga discusso l’atto di indirizzo sulla centrale Bastardo rinviato dall’Aula alla Commissione.

Questione occupazionale Spoleto

Maria Grazia Carbonari ha rimarcato la “criticità della situazione dell’area spoletina, su cui si ripercuotono le difficoltà delle aziende ex Pozzi (Isotta Fraschini e Ism), Maran e Cementir”.

L’assessore Paparelli ha illustrato ai consiglieri regionali una situazione articolata che vede “la probabile acquisizione di Cementir da parte di Italcementi il 2 gennaio prossimo, anche se servirà un parere dell’Autorità garante della concorrenza sulla eventuale posizione dominante che il gruppo potrebbe conquistare con questa operazione. Per quanto riguarda la Maran, essa ha circa 270 dipendenti a Spoleto e risente di problemi legati al costo del lavoro (tutti i dipendenti sono contrattualizzati, cosa che non avviene nelle aziende di questo settore), alla tipologia di businness e alla modalità del suo svolgimento, alla scomparsa del fondatore dell’azienda. È stato sottoscritto un accordo che prevede la presentazione di un piano di ristrutturazione della sede di Spoleto.

Le aziende Ims e Isotta Fraschini, contano circa 200 dipendenti a Spoleto e sono al momento guidate dagli stessi commissari liquidatori. Risentono di una situazione complessa, aggravata dalla prolungata sospensione dell’attività produttiva. I commissari di Isotta e Ims hanno ottenuto dal Mise il via libera per procedere alla cessione dei complessi aziendali, da cui restano esclusi gli immobili per evitare, nelle fasi iniziali, un peso eccessivo rispetto ai potenziali acquirenti. La Giunta regionale ha seguito l’avanzamento della procedura con i commissari giudiziari, con i rappresentanti dei lavoratori e con il Comune di Spoleto. La proroga degli ammortizzatori sociali al 31 marzo 2018 dovrebbe essere stata già autorizzata e lo Spoletino, oltre ad essere parte dell’accordo di programma ‘Merloni’, rientra nella ‘Area di crisi non complessa’ dei Comuni maggiormente danneggiati dal sisma, che prevede risorse per il rilancio del turismo e della manifattura. È stata presentata una manifestazione di interesse per le due sedi (Dongo e Spoleto) il cui iter è tuttora in corso”.