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CENTRALE ENEL GUALDO CATTANEO: FIRMATO IL PATTO PER IL RILANCIO, RICONVERSIONE DEL 5-10 PER CENTO A BIOMASSE

E' stato firmato stamattina nella sala Fiume di Palazzo Donini, a Perugia, il protocollo di intesa tra Enel, regione Umbria e Università di Perugia, per l'avvio di un progetto di studio e ricerca della durata di un anno e mezzo, primo passo per la parziale riconversione a biomasse entro il 2015 della centrale Enel di Gualdo Cattaneo.

Alla firma hanno preso parte i rappresentati dell'Enel, l'assessore regionale all'ambiente Silvano Rometti e Franco Cotana, direttore del Centro di Ricerca sulle Biomasse all'università di Perugia e referente scientifico del progetto, mentre in sala erano presenti diversi esponenti del mondo politico, come il sindaco di Giano dell'Umbria, sindacale, ed economico, con diversi gruppi e cooperative interessati alle possibili ricadute del progetto.

“Sono diversi mesi che stiamo lavorando a questo accordo, per dare il via a un progetto di co-combustione del carbone”, ha detto Massimi Bruno, responsabile per le relazioni territoriali di Enel. “Da questo accordo probabilmente ne prenderanno piede altri, se possibile già da quest'anno, tra noi, la regione e poi a caduta le provincie e i comuni, per lo sviluppo delle energie rinnovabili”, ha detto.

Il progetto in questione, come ha illustrato Cotana, si muove sulla falsa riga di un simile progetto realizzato in provincia di Alessandria dalla multinazionale della chimica Mossi & Ghisolfi -presente all'incontro-, che in Umbria sarebbe realizzato dallo stesso gruppo in collaborazione con la Novamont.

Si tratta, come preannunciato nelle scorse settimane, di un processo che vorrebbe insediare a Terni uno stabilimento di produzione di bioetanolo, ottenuto lavorando la canna comune. Dagli scarti di questa lavorazione dovrebbe risultare la lignina, biomassa che Cotana definisce “ad alto potere calorifero” da trasportare via rotaia a Foligno e via gomma a Gualdo, per essere utilizzata come combustibile, in sostituzione ad una piccola percentuale dell'attuale carbone.

“L'impianto standard della Mossi & Ghisolfi produce 40 mila tonnellate di bioetanolo (cifre annue, ndr) e 60 mila di lignina, che equivalgono (al potere calorifero di, ndr) 50 mila tonnellate di carbone”, ha detto nel dettaglio Cotana. “Calcolando che la centrale Enel attualmente brucia 400 mila tonnellate di carbone, ne potremmo sostituire circa il 10-20 per cento. Sempre che non si decida di utilizzare più di un impianto”.

La stima di Cotana dell'Enel è stata in parte ridimensionata dallo stesso Bruno dell'Enel, che ha precisato che, per esigenze tecniche di una centrale pensata e costruita per il trattamento del carbone, difficilmente si potrà rimpiazzare con la lignina più del 5-10 per cento.

Per entrambi, in ogni caso, si tratta di stime provvisorie, in quanto proprio a verificare la fattibilità -anche tecnica- e la convenienza del progetto, servirà il periodo di ricerca che inizia oggi con la firma del protocollo. Secondo Cotana, per la produzione delle 60 mila tonnellate di lignina e delle 40 mila di bioetanolo, servirebbe l'impiego di 4 mila ettari circa di terreno da coltivare appositamente a canna comune o con altre colture legnose (si è accennato ai pioppi a crescita rapida), che nelle intenzioni del progetto dovrebbero insediarsi nei terreni “marginali”, ovvero in terreni attualmente non utilizzati per fini agricoli alimentari.

NUOVO PIANO ENERGETICO Rispondendo indirettamente alle critiche sul piano politico (leggi), che definiscono questo protocollo contrario a una precedente mozione consiliare del 2007 che inibiva l'utilizzo delle biomasse nella centrale di Gualdo, Rometti ha precisato che “questo accordo è all'interno della volontà dell'amministrazione regionale di ridefinire l'intero piano energetico”.

“E' un passo che fa parte di una logica più generale”, ha detto Rometti, che ha detto che proprio a tal fine si è tenuto nei giorni scorsi un tavolo dell'alleanza.

Nettamente contrari alla firma di oggi, i comitati civici e per l'ambiente di Gualdo Cattaneo, che hanno manifestato sabato contro il progetto di rilancio, hanno annunciato una nuova diffida legale all'assessore regionale, dopo quella presentata ieri nei confronti del sindaco.

(Francesco de Augustinis)

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