La verità è profonda quaranta metri. E’ lì, che in questi giorni si svolge una delle fasi più delicate dell’inchiesta sulle ceneri e rifiuti Valnestore. La trivella ha estratto le “carote” di terra poi analizzate. Con un macchinario apposito è stata raccolta l’acqua a quella profondità. E poi analizzata.
L’amministrazione comunale di Panicale – scrive in una nota – ha ricevuto una notifica da Arpa Umbria nella quale si riporta il superamento dei valori di legge nelle acque di profondità ricavate attraverso un pozzo piezometrico situato in località Colonnetta di Tavernelle. L’amministrazione – scrive in una nota – si è subito attivata chiedendo agli uffici preposti dell’Asl quali fossero i provvedimenti da prendere in questo caso.
L’Asl ha risposto alla nota del Comune dichiarando che trattandosi di scavi piezometrici, e poiché i pozzi ad uso idropotabile sono tutti monitorati, non vi sono provvedimenti di sorta da prendere da parte del Comune. Ovviamente, visto che si tratta di un inquinamento della falda acquifera sottostante, l’Amministrazione attenderà l’esito degli accertamenti della magistratura per poi procedere nei confronti di tutti coloro che avessero avuto responsabilità in tal senso.
Nell’immediato l’amministrazione si attiverà presso le sedi competenti per chiedere tutte le misure idonee alla bonifica del sito in oggetto. Posto che non esiste quindi alcuna ragione di speculazione su questa vicenda, l’amministrazione si riserva ogni azione a tutela dell’immagine della stessa e delle attività di rilevante interesse pubblico che si svolgono nei pressi del sito.
Di seguito i valori rilevati nella nota Arpa per la zona di Colonnetta a Panicale: Solfati 442 (limite 250) – Boro 2286 (limite 1000) – Selenio 47,8 (limite 10) – Alluminio 236 (limite 200). Come di consueto questi dati sono a disposizione del pubblico nella pagina Facebook del Comune di Panicale, nella sezione note, in Valnestore Trasparente.
Ma ci sono anche gli esiti dei rilevanti per tre pozzi in località Pietrafitta di Piegaro. Ma ecco i dati per i tre “pozzi piezometri” rilevati in località Pietrafitta: il primo presenta solfati a 1641 e manganese a 1285; il secondo oltre ai solfati a 1688, presenta boro a 2788 e manganese a 1462; il terzo ha un valore di ferro impressionante a 15788, solfati a 2166 e manganese a 2324.
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