Tra la Giunta regionale ed i rappresentanti della Valnestore ed Enel non c’è stato alcun vertice. Ma “incontri di tipo tecnico”, nelle ultime settimane, e più di uno. Risponde così l’assessore Fernanda Cecchini ai consiglieri della Lega, Mancini e Fiorini, che chiedevano lumi sui contatti tra l’amministrazione regionale ed Enel e Valnestore, insieme ai sindaci di Piegaro e Panicale, per gli interventi di bonifica dell’area di Pietrafitta. Tenuto conto, ricordano i due consiglieri leghisti, che la relazione dell’esperto Luigi Boeri, commissionata dai Pm Paolo Abbriti e Gemma Miliani conferma la gravità della situazione e la necessità di un intervento straordinario che obblighi i soggetti responsabili a bonificare il tutto. E che anche le indagini avviate due anni fa sul territorio di Pietrafitta sembrano portare a conclusioni allarmanti sulla situazione ambientale dell’area.
L’assessore Fernanda Cecchini ha informato che da questi incontri tecnici si è giunti alla decisione di proseguire l’iter amministrativo al procedimento di bonifica dell’area. E che la Provincia di Perugia, per quanto di sua competenza, rispetto a leggi legate all’ambiente, dovrà mettere a disposizione il Piano di caratterizzazione che fa seguito alla trasmissione dell’ordinanza ai soggetti responsabili della contaminazione, che entro 30 giorni dovranno dare esito. Successivamente, ha comunicato ancora l’assessore, il Piano di caratterizzazione sarà approvato ed autorizzato dalla Regione. Questo darà seguito ad incontri già svolti sulla base delle relazioni messe a disposizione da Arpa, che comunica di aver registrato il superamento della soglia di contaminazioni e di aver individuato i soggetti responsabili. “Oggi – ha spiegato Cecchini – siamo dunque in attesa del Piano di caratterizzazione da parte della Provincia da lì si potranno mettere in atto le scelte per l’espletamento di quanto previsto dalle normative rispetto alla bonifica”.
Mancini si è detto preoccupato per il modo in cui si sta affrontando un problema così grave, auspicando anche la possibilità di valutare una legge speciale del Governo affinché si arrivi, da parte di Enel, alla riqualificazione ambientale dell’area. “È importantissimo – ha detto a questo proposito – un incontro al quale, oltre alla Regione, Enel e altri soggetti interessati, possa prendere parte anche il Governo”.
Il problema ceneri tossiche a città della Pieve, Fabro e Valnestore è stato sollevato anche dai consiglieri pentastellati Liberati e Carbonari. A loro Cecchini ha risposto che per il Comune di Fabro la Regione è in attesa delle risultanze dei controlli da parte di Arpa, sulla base dei quali dovranno essere attivate le procedure previste per legge. Per la situazione di Città della Pieve, invece, Arpa segnala il superamento delle soglie di contaminazione nella matrice delle acque sotterranee per i parametri di ferro e manganese. La relazione conclude che sono riferibili a un fondo naturale. “Sulla base di ciò – ha spiegato Cecchini – non risultano superamenti nella matrice dei terreni e non risulta attivato alcun procedimento di bonifica”. Per quanto riguarda la Valnestore, Arpa ha segnalato il superamento delle soglie di contaminazione delle acque sotterranee nei territori limitrofi alla Centrale di Pietrafitta. Enel ha comunicato la potenziale contaminazione dell’area quale soggetto non responsabile dell’inquinamento ambientale, comunicando l’intenzione di riqualificare l’area. Arpa ha relazionato invece attribuendo la responsabilità dell’inquinamento alla società, tra gli altri Valnestore, Enel”.
Da qui, i tavoli tecnici cn i rappresentanti delle aziende interessate. Per la Valnestore Liberati chiede un progetto economico, “ma anche sanitario e ambientale di risanamento e di riqualificazione, che deve coinvolgere Enel”.