Opposizioni di centrosinistra all’attacco di Donatella Tesei, dopo che il quotidiano “Domani” ha rivelato di cene a cui la governatrice umbra ha partecipato in una taverna di Arrone insieme a Tommaso Verdini, indagato dagli inquirenti romani perché sospettato di aver favorito alcuni imprenditori nelle gare per appalti di lavori Anas (anche in Umbria) sulla base delle informazioni privilegiate avute tramite la propria società di consulenza Inver.
Cene a cui, sempre secondo “Domani”, erano invitati, in differenti occasioni, dal ternano Fabio Pileri, insieme al suo socio Tommaso Verdini, “la governatrice, l’ex ad di Anas Massimo Simonini, il re dei cementifici umbri Carlo Colaiacovo e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni Luigi Carlini”. Il tutto in una taverna di uno storico esponente del centrosinistra, un tempo stretto collaboratore di Enrico Micheli.
Cene che al momento non sarebbero oggetto di indagine. Ma che hanno creato una certa apprensione nel centrodestra umbro, all’inizio di un anno che porterà alle elezioni regionali (e prima ancora alle comunali in un terzo dei municipi e alle europee).
E che scatenano le opposizioni di centrosinistra. “Cosa ci faceva la presidente Tesei – chiede in una nota la deputata di Alleanza Verdi e Sinistra Elisabetta Piccolotti – alle cene e agli incontri organizzati dal sistema di potere Verdini-Pileri? Si parlava, durante queste cene gourmet, anche di appalti e di affari che riguardavano la Regione e i soldi pubblici?”.
A metà pomeriggio è arrivata la replica della presidente Donatella Tesei, per evitare, scrive “ulteriori lesive strumentalizzazioni politiche”. Dice la governatrice: “Non voglio entrare nel merito di fatti specifici, come le inesistenti cene in cui avrei partecipato alla presenza di Tommaso Verdini, ma voglio precisare che nel mio ruolo incontro tutti coloro che legittimamente ne fanno richiesta, così come mi capita anche di partecipare a eventi, pranzi e cene in cui sono presenti numerosi invitati, alcuni dei quali nemmeno di mia conoscenza”.
Tesei chiarisce: “Questo nulla ha a che vedere con il fantomatico ‘sistema umbro’ di cui si parla o con inesistenti pressioni o azioni illecite. Questo tentativo di screditare e ledere l’azione amministrativa, riportando confusionarie notizie prive di veridicità e fondamento, è vergognoso e deprecabile. Un chiacchiericcio – conclude la presidente – che non rende onore né a chi lo mette in atto né a chi lo cavalca e davanti al quale sono pronta a intraprendere ogni azione che tuteli l’Ente e chi lo rappresenta”.
(notizia in aggiornamento)