Orfeo Goracci, vicepresidente del Consiglio regionale, è intervenuto sulla proposta rilanciata ieri dal vicepresidente dell'Associazione industriali-Umbria Bernardini, di utilizzare i cementifici per smaltire i rifiuti urbani dell'Umbria, ribadendo il suo deciso no alla ipotesi per ragioni ambientali e perché il piano umbro prevede di puntare decisamente sulla raccolta differenziata. Goracci teme che per effetto della crisi economica e del cemento, qualcuno possa immaginare di fare profitti con i rifiuti riconvertendo le proprie attività: un'ipotesi che a suo giudizio troverebbe il no deciso non solo suo, ma in primo luogo delle popolazioni attente ai problemi ambientali e della salute. “Prima, in veste di Sindaco di Gubbio, ora da consigliere regionale continuo a dire chiaramente no all'utilizzo dei cementifici per smaltire i rifiuti. E non lo faccio su posizioni ideologiche da comunista non pentito che combatte contro il capitalismo nostrano, ma semplicemente perché le conoscenze a nostra disposizione ci dicono che quello non è il sistema migliore”. Goracci solleva dunque il dubbio che “l'emergenza rifiuti, coniugata con la crisi economica e produttiva possa far immaginare a qualche industriale di recuperare profitti con la riconversione delle proprie attività”. Augurandosi che la politica, “sempre più distante dalle esigenze e dai problemi delle persone, faccia proprie queste priorità”, Orfeo Goracci motiva il suo no all'utilizzo dei rifiuti nei cementifici in questi termini: “il Piano regionale è legge, non aggirabile da nessuno; in Umbria non si produce combustibile da rifiuti (Cdr) almeno per ora, tanto meno Cdr definibile di qualità”. Forse, insinua l'ex sindaco di Gubbio,evidenziando che Bernardini fa il suo mestiere e ed ancora una volta torna a proporre l'uso dei cementifici come mirabolante e virtuosa, “si pensa di fare guadagni su rifiuti provenienti da fuori regione, nel momento in cui la produzione di cemento risente, e dico purtroppo, della recessione in cui versa l'economia italiana ed europea”. Dopo aver ammonito sul fatto che “il ciclo dei rifiuti in Umbria può andare in emergenza da un mese all'altro, perdurando la mancata attuazione del Piano sulla raccolta differenziata Goracci ricorda di essere intervenuto più volte proprio su questo aspetto. Nel merito della soluzione proposta da Bernardini, Goracci conclude invitando e riflettere sulla sua apparente ragionevolezza: “Stando alla lettura delle sue argomentazioni, quanti, ed io tra questi, hanno una opinione diversa dovrebbero sentirsi quantomeno non in grado di intendere e volere. I suoi ragionamenti, appaiono così ragionevoli e semplici che spaziano dall'aspetto ambientale a quello economico, per indurre il lettore a dire che, sì, ha ragione Bernardini, usiamo i cementifici per smaltire rifiuti anche in Umbria: l'ha fatto anche Vendola in Puglia!”.