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Celebrazioni del Marzo Benedettino a Norcia, al via accensione fiaccola

Lo scorso sabato, l’accensione della Fiaccola “Pro Pace et Europa Una”, nella cripta della Basilica di San Benedetto a Norcia, ha aperto ufficialmente le celebrazioni del “Marzo benedettino 2016”; celebrazioni che vedono unite le tre comunità di Norcia, Subiaco e Cassino e che quest’anno hanno ottenuto l’alto patrocinio da parte del Parlamento Europeo. La cerimonia in basilica è stata preceduta dalla sfilata dei Cortei storici di Norcia e Subiaco da Porta Romana fino in piazza San Benedetto, dove i numerosi figuranti del corteo sublacense si sono esibiti in danze e giochi medievali. Quindi la preghiera dei Vespri da parte dei monaci, l’accensione e la benedizione della fiaccola benedettina, scortata dai tedofori delle tre comunità.

“La Fiaccola – ha detto il priore del Monastero di Norcia Padre Cassian Folsom – è il simbolo dell’uomo. La sua fiamma è l’emblema dello Spirito Santo. La sfida è di non trascurarla mai perché se si trascura una fiaccola accesa – ha detto ricordando un’antica parabola – poco a poco questa si spegnerà e attorno ad essa si raduneranno i topi che ne roderanno lo stoppino. Se la fiaccola è di bronzo questa potrà essere accesa di nuovo ma se è di argilla questa si romperà per sempre. La nostra fiaccola – ha evidenziato – per fortuna è di metallo ma c’è qualche elemento di negligenza e di trascuratezza che potrebbe far allontanare lo Spirito Santo. Accendiamo quindi la nostra fiamma interiore, ravvivando la fede e seguendo l’esempio di San Benedetto, ricolmo dello Spirito di tutti i giusti!”.  Un’esortazione, questa, che è stata rilanciata con forza dai te sindaci di Norcia, Subiaco e Cassino, rispettivamente Nicola Alemanno, Francesco Pelliccia e Giuseppe Golini Petrarcone, che dopo la cerimonia in basilica si sono ritrovati presso il palazzo comunale con le loro delegazioni, comprese alcune scolaresche di Subiaco.

“La Fiaccola – ha detto il sindaco Alemanno – è la fiamma verso la quale tutti i popoli dovrebbero guardare per ritrovare la loro identità più profonda. E’ la luce che le nostre Comunità sono orgogliose di portare in Europa che vorremmo riprendesse seriamente in considerazione la possibilità di scrivere nella Carta costituzionale i valori fondanti di questa Unione Europea, non solo valori politici ed economici, ma anche il messaggio di San Benedetto, base imprescindibile della cultura e della civilizzazione dell’occidente”.

Quest’anno la Fiaccola partirà alla volta dei Paesi Bassi, dove resterà dal 10 al 12 marzo, facendo tappa ad Amsterdam, a Den Haag (L’Aia) e presso il monastero benedettino di Egmond. Prima di partire sarà accolta e benedetta dal Santo Padre in Vaticano; appuntamento quest’ultimo fissato per il prossimo mercoledì 2 marzo.