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CELEBRAZIONI BENEDETTINE, DA NORCIA APPELLI DI PACE E MESSAGGI DI RICONCILIAZIONE

Unanime, quello pronunciato da tutte le autorità presenti a Norcia in occasione delle solenni Celebrazioni Benedettine, l’appello alla pace, alla riconciliazione e al confronto. Appello lanciato dal primo cittadino Gian Paolo Stefanelli, dal sottosegretario ai beni culturali, On. Francesco Maria Giro, dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo e dal presidente del Consiglio Regionale Eros Brega, da ieri sera (20) nella città di San Benedetto per l’accoglienza della Fiaccola della Pace proveniente da Londra, l’accensione del tripode da parte del cardinale Giovanni Lajolo (Presidente della Pontificia commissione e del Governatorato del Vaticano) e la cerimonia di consegna del reliquiario di San Benedetto da parte del primo cittadino all’arcivescovo Boccardo, alla presenza dell’ambasciatore americano presso la Santa Sede Michele Diaz. “L’unione di cui si è parlato tanto questi giorni, anche in occasione della ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia – ha detto il sindaco Stefanelli – deve concretizzarsi non solo in gesti simbolici ma in atti concreti, ogni giorno e in ogni circostanza. E’ una riflessione, questa, che assume un più profondo significato in questo particolare momento storico, in cui sulla strada della pace stanno piovendo macigni sempre più pesanti. Stiamo vivendo momenti di apprensione, tensione, confusione e difficoltà. Affidiamo a questa Fiaccola la speranza di un veloce e positivo cambiamento, di una risoluzione di tutte le controversie. Da questa città e dalla sua comunità che oggi ricorda e celebra la grandezza di Benedetto, vuole partire il segnale di una nuova luce e una preghiera corale di pace, unità, dialogo”. “Abbiamo una grande responsabilità – gli ha fatto eco l’arcivescovo Boccardo – e non possiamo delegare altri a lavorare per la pace. Tutti, nessuno escluso, siamo invitati a diventare operatori di pace e a favorire i rapporti umani per ricreare il tessuto della società in cui viviamo. Solo San Benedetto può aiutarci a superare i nostri egoismi”. “In questo difficile momento, in cui un Paese non lontano dal nostro sta soffrendo profondamente – ha sottolineato il sottosegretario Giro, accompagnato a Norcia dall’onorevole Carlo Emanuele Trappolino – da questa città mandiamo un messaggio di riconciliazione e di confronto. In questo luogo – ha aggiunto – si concretizza una lezione che ci hanno tramandato gli antichi: una società giusta si può avere solo perseguendo il bene ed il bello. Siate quindi orgogliosi di abitare in questa terra di indubbia bellezza e animata dal bene” – ha rimarcato, ringraziando il sindaco Stefanelli dell’invito alla festa benedettina. “Norcia – ha detto il Cardinale Lajolo durante l’omelia pronunciata questa mattina in basilica – è una comunità che continua a nutrirsi dello stesso spirito del suo cittadino Benedetto e potrà continuare a risplendere come l’evangelica città ‘posta sul monte’”. Il cardinale ha voluto infatti ricordare quella che è la vocazione di ogni cristiano, vocazione che è stata perfettamente incarnata dal Padre del monachesimo occidentale seguendo le parole del Vangelo di Matteo: “Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così da far luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli”.
Le solenni celebrazioni di quest’oggi, che hanno visto la partecipazione, oltre che del sottosegretario Giro, della Presidente della Giunta regionale dell’Umbria Catiuscia Marini e del Prefetto di Perugia Enrico Laudanna, sono cominciate con la sfilata del corteo storico medievale “San Benedetto” che, come ogni anno, è terminata con l’offerta dei Pallii da parte dei Castelli e dei Ceri da parte delle sei Guaite cittadine.

Due sono stati gli appuntamenti culturali che domenica 20 hanno preceduto l'arrivo della fiaccola a Norcia. Prima del ricevimento della Fiaccola, il sottosegretario ai Beni Culturali, On. Francesco Maria Giro, ha inaugurato la mostra di pittura estemporanea in Castellina “Giovani artisti di-segnano il sacro con San Benedetto da Norcia”, curata della sezione di arte moderna di Scopoli del museo diocesano di Foligno; una mostra comprendente una trentina di opere, tra tele e sculture, realizzate da altrettanti giovani artisti provenienti dalle Accademie di Belle Arti di varie città italiane e ispirate alla figura e alla spiritualità del patrono d’Europa.L’apertura e l’illustrazione della mostra in Castellina è stata preceduta, nel primo pomeriggio di ieri, da un evento “storico” per la città di Norcia: la presentazione dell’edizione critica degli Statuti di Norcia del 1526 curata da Romano Cordella. La circostanza è stata davvero unica se si considera che per altre due sole volte, nella sua storia, il Comune di Norcia è stato impegnato con la stampa dei propri statuti: nel 1526 e nella prima metà del 18°. La prima fu un’operazione d’avanguardia in Umbria e la seconda fu un tentativo andato a vuoto.
“Questa terza edizione, che giunge dopo quasi mezzo millennio da quella del 1526 – ha fatto notare il sindaco Stefanelli – colma un divario diventato pesante. Il merito più grande di questa impegnativa impresa editoriale va in primis al nostro concittadino Romano Cordella che le ha dedicato ben venti anni della sua vita di studioso. Gli siamo profondamente riconoscenti di questo come di altri suoi lavori, che hanno dato lustro a Norcia e all’intero territorio della Valnerina. Ringrazio poi la Deputazione di Storia Patria e il suo presidente, Prof. Bartoli Langeli, per aver accolto il ‘corpus’ legislativo nursino nella prestigiosa collana ‘Statuti comunali dell’Umbria’, garanzia di serietà scientifica, così come ringrazio l’Associazione presieduta dal Professor Giuseppe Urso “Una mostra, un restauro” per aver concorso liberalmente all’onere della spesa insieme con il Comune che rappresento. Sono certo che i cittadini di Norcia troveranno molteplici spunti d’interesse nelle pagine di questi Statuti, in cui è raccolta la loro storia e rispecchiata la loro più profonda identità culturale, economica, sociale e religiosa. E sono altrettanto certo che gli amministratori sapranno trarvi qualche frutto, nel paragone tra passato e presente, dai meccanismi che un tempo regolarono il governo della nostra comunità e riconoscersi nelle dinamiche di un potere fondato come oggi su una carta costituzionale”.
L’opera si divide in due tomi, con una parte introduttiva ad opera del curatore, molto ricca e di attenta ricostruzione storica, un corpo centrale riservato all’edizione dell’antico libro (con trascrizione ed emendazione), e sei libri, secondo la partizione canonica degli Statuti umbri, per concludersi con l’indice analitico dei capitoli precedentemente sviluppati.
Ad illustrare l’iniziativa editoriale, cui ha dato il proprio contributo anche la dottoressa Rita Chiaverini, sono intervenuti il presidente di “Una mostra, un restauro” Giuseppe Urso, il direttore della collana “Statuti comunali dell’Umbria” Maria Grazia Nico Ottaviani, e il presidente della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria Attilio Bartoli Langeli. Tutti hanno riconosciuto la bravura, la competenza e la professionalità dello storico Cordella nel suo “certosino e meticoloso lavoro” di interpretazione, ordinamento e completamento di quanto pubblicato nel ‘500. “E’ stata la fatica più gratificante della mia vita – ha detto l’autore Cordella – A questi Statuti dovremmo dedicare giornate a tema, magari prevedendo anche approfondimenti linguistici e filologici”. L’invito è stato prontamente accolto dal sindaco Stefanelli che intende organizzare prossimamente anche incontri con le scuole. Sì, “perché – ha rimarcato l’assessore regionale alla cultura Fabrizio Felice Bracco – gli Statuti rappresentano la fotografia delle nostre comunità. Questi testi sono punti di riferimento non solo per chi vuole conoscere la storia dei territori ma anche per gli stessi cittadini e per i giovani, affinché possano sentirsi sempre più orgogliosi di appartenere alle proprie comunità”. Le conclusioni sono state affidate al segretario di presidenza della Camera dei Deputati, onorevole Gianpiero Bocci che ha voluto ripercorrere anche le tappe più salienti della storia di Norcia degli ultimi anni.