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CELEBRATO ALL'AUDITORIUM SAN DOMENICO IL 150° ANNIVERSARIO DELL'UNITÀ D'ITALIA DELLA CITTÀ DI FOLIGNO (Foto TuttOggi.info)

(Elisa Panetto)- “…L’Italia chiamò” e Foligno rispose: allora come oggi. Sembrava infatti volesse esserci tutta la cittadinanza al concerto che, preso il nome dall’ultimo verso del Canto degli Italiani, ha celebrato nella città della Quintana il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Una corsa all’invito, pur di essere all’evento, iniziata lunedì 14 marzo all’Ufficio Relazioni con il Pubblico, ma che è continuata fino a pochi secondi prima dell’inizio dello spettacolo alla biglietteria dell’Auditorium San Domenico. Donne, uomini, anziani, adulti, ragazzi e bambini: erano così tanti i folignati a volersi stringere sotto un’unica bandiera tricolore che parte del pubblico ha assistito al concerto in piedi senza avvertirne il sacrificio.
“Inno degli italiani” di G. Mameli e M. Navaro, “Inno di Garibaldi” di L. Mercantini e A. Olivieri, “La battaglia di Legnano” (sinfonia dell’Opera), “Inno delle nazioni” (fantasia sugli Inni nazionali Italiano, Inglese e Francese), “Va’ pensiero sull’ali dorate” (coro dall’Opera “Nabucco”), “O signore dal tetto natio” (coro dall’Opera “I Lombardi alla prima Crociata”), “Si ridesti il leon di Castiglia” (marcia e coro dall’Opera “Ernani”), “Giovanna d’Arco” (sinfonia dell’Opera), “Vedi le fosche notturne spoglie” (coro dall’Opera “Il Trovatore”), “Aida – Gran Finale del II Atto” (dall’Opera “Aida” – Inno e Marcia trionfale) di G. Verdi: questa la scaletta del concerto eseguita dai Filarmonici di Belfiore, sotto la direzione del Maestro concertatore e direttore Marco Pontini, e dalla Corale S. Cecilia – Duomo di Foligno (A. Barbi), Coro Valle del Menotre – Ponte S. Lucia (M. Presazzi), Coro parrocchiale di Pale (E. Stefanucci), Coro di S. Bartolomeo – Montefalco (A. Barbi), Coro Spiritus Laeti – S. Terenziano (M. Presazzi), Gruppo vocale “La Capriciata” (S. Cruciani), Coro di S. Sabino – Spoleto (M. Presazzi), Coro Associazione Aurora – Foligno (E. Marchionni), Coro polifonico Laudesi Umbri – Spoleto (A. Giannoni), Ensemble Canto Ergo Sum – Spoleto (M. Presazzi), Coro Scuola primaria II circolo “F. Toscano” (classi IV e V) – Spoleto e Coro del Centro Formazione Musicale della Filarmonica di Belfiore, con Mauro Presazzi coordinatore e preparatore del coro. Che hanno regalato ad un pubblico caloroso, partecipativo e appassionato un bis di “Inno degli italiani”, “Va’ pensiero sull’ali dorate” e “Vedi le fosche notturne spoglie”. Tra un’esecuzione e l’altra, la voce recitante di Loretta Bonamente ha fatto conoscere al pubblico uno scritto di Margaret Fuller Ossoli (giornalista del New York Tribune), una testimonianza di Albina De Bernardi (fioraia milanese), dei versi di Maria Alinda Bonacci Brunamenti (poetessa perugina, prima donna a votare, in abiti maschili), l’appello alle donne torinesi di Giulia Molino Colombini (poetessa piemontese), il canto di una madre romana alla sepoltura dell’eroina folignate Colomba Antonietti, il monologo liberamente ispirato alla figura di Enrichetta Di Lorenzo (compagna di C. Pisacane), le parole di Matilde Gioli Bartolommei (nobildonna toscana) e “alle Donne d’Italia” di Giuseppe Garibaldi.
Il pomeriggio è iniziato con la proiezione di alcuni video sul 150° dell’Unità d’Italia, l’Inno di Mameli (le cui note sono risuonate negli spazi dell’Auditorium per ben tre volte) e i saluti di Nando Mismetti, sindaco del comune di Foligno, e Francesca Testasecca, Miss Italia 2010. “I video hanno mostrato le grandi qualità umane e il grande cuore della solidarietà del nostro Paese” ha esordito il primo cittadino. “Le prime iniziative di Foligno per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia sono iniziate nel mese di novembre. Questa settimana è stata dedicata alla Carta Costituzionale e alla legalità, con gli interventi di Pietro Grasso, Gherardo Colombo e tra venerdì e sabato di Nicola Tranfaglia. Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia deve far riflettere sulla storia, sull’attualità e sul futuro del Paese. Cade ora in un momento particolare per la nostra nazione e per il mondo, con una crisi pesante di cui non ne vediamo ancora l’uscita. A mancare è l’energia che in quei due momenti in cui è stato celebrato l’anniversario si sentiva. Dobbiamo credere nel futuro, l’Italia ha forze ed energie, lo ha dimostrato. Festeggiare con questo concerto non è un caso: l’Italia e gli italiani c’erano da prima e a farci unici è la sua cultura. Il patrimonio culturale del nostro Paese è una risorsa fondamentale che deve essere priorità per il futuro. Ci fa unici al mondo. Viva l’Italia”. Anche Francesca Testasecca spera che “possiamo riuscire a recuperare quei piccoli valori”.

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