Presenti anche gli Allievi Vice Ispettori del 17° Corso dell’Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato “R. Lanari” di Spoleto.
Questa mattina, la Polizia di Stato di Perugia ha celebrato il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo. Vincitore nella lotta del bene contro il male, San Michele Arcangelo fu proclamato patrono e protettore della Polizia il 29 settembre 1949, da Papa Pio XII, per la naturale assonanza con la missione assolta quotidianamente, con professionalità ed impegno, da ogni singolo operatore.
Le celebrazioni sono iniziate alle 9, presso la sede di Via Emanuele Petri, dove il Questore della provincia di Perugia, Giuseppe Bellassai, una rappresentanza di Funzionari e la Sezione A.N.P.S. – Associazione Nazionale Polizia di Stato di Perugia – hanno depositato presso la Statua del Santo Patrono – situata nell’atrio della Questura – un omaggio floreale.
Successivamente presso la Chiesa di San Michele Arcangelo di Perugia, si è tenuta la Santa Messa, officiata dal Vescovo di Perugia – Città della Pieve, S.E. Monsignor Ivan Maffeis.
Alla cerimonia, oltre al Questore e al personale della Polizia di Stato della provincia, hanno partecipato anche il Prefetto della provincia di Perugia, Armando Gradone; il Presidente della Regione, Donatella Tesei, il Sindaco di Perugia, Andrea Romizi e le altre autorità politiche, civili e militari.
Presente anche una rappresentanza degli studenti dell’Istituto Comprensivo Perugia 12 di Ponte San Giovanni e gli Allievi Vice Ispettori del 17° Corso dell’Istituto per Sovrintendenti della Polizia di Stato “R. Lanari” di Spoleto.
“Noi poliziotti ci rispecchiamo nell’immagine del nostro Santo Patrono che è per noi guida e faro. Ci ispiriamo ai nobili ideali che essa sottende; consapevoli di avere il dovere di esprimere le prerogative che il ruolo ci attribuisce esclusivamente al servizio della legge e del benessere della collettività, a favore di chi è in difficoltà e maggiormente soffre” così si è espresso il Questore Bellassai che, al termine della cerimonia, ha manifestato la sua gratitudine e riconoscenza alla comunità provinciale, per il sostegno e l’affetto dimostrati durante gli anni alla guida della Questura e della Polizia di Stato di Perugia.
“Un periodo breve ma significativo, reso speciale dalla generosa accoglienza del meraviglioso popolo umbro, durante il quale ho potuto maturare una straordinaria esperienza umana e professionale”.