La ‘sonata’ straordinaria del Campanone, l’Inno d’Italia della Banda Comunale, il Gruppo Sbandieratori e i Balestrieri, hanno sottolineato i festeggiamenti dei 150 anni di vita della ‘Società Operaia Eugubina di Mutuo Soccorso’, con una cerimonia alla presenza del Sindaco Filippo Mario Stirati e del presidente della SOMS Ulisse Fata, in una piazza Grande gremita dei tanti soci e familiari.
Il ricco calendario è iniziato alle 10 di questa mattina con la deposizione di una corona al Cimitero presso la tomba del fondatore Angelico Fabbri e poi alla lapide di Giuseppe Garibaldi. E Fata ha iniziato il suo discorso partendo proprio dalla figura dell’eroe dei due Mondi, che ispirandosi al progetto di fratellanza di Mazzini, ha realizzato quel sogno solidaristico di unione e fratellanza, massima espressione dello spirito degli strati popolari.
Il sindaco, egli stesso socio del sodalizio, ha sottolineato come l’evento ha il sapore della storia più grande e più alta, ispiratrice di uno scatto di orgoglio da parte degli italiani. “E’ questa l’Italia da prendere ad esempio. Figure come Garibaldi, Mazzini, il nostro Angelico Fabbri, che si sono spese fino al sacrificio personale al servizio della nazione, con dedizione, onestà morale e intellettuale, sono monito e riferimento per un Paese che deve ritrovare il senso e l’orgoglio dei valori della Patria. Valori alla base dei grandi movimenti politici e internazionali della storia del XX secolo. Alla ‘Società Operaia Eugubina di Mutuo Soccorso’ va il nostro più profondo e caloroso plauso per l’ammirevole impegno profuso in questo secolo e mezzo di storia, nella solidarietà e giustizia sociale, nella fratellanza a favore dei soggetti più deboli e svantaggiati. Principi che ancora oggi, pur nei tempi mutati profondamente, vengono perseguiti e sono base di operare concreto”.
A sottolineare la vicinanza del Comune nei confronti dalla SOMS, il sindaco ha donato un attestato, realizzato dall’ ‘Arte del Libro unaluna’ su carta di cotone fatta a mano, nel quale si legge: “Per la storia di profondo e duraturo impegno di solidarietà, vicinanza e aiuto nella vita sociale ed economica, esempio per l’intera comunità eugubina. Per le molteplici coraggiose iniziative e le copiose pagine di impegno nell’assistenza democratica, laica, ricreativa e culturale. Per essere capaci ancora oggi di rendere attuale, in un quadro di profondi mutamenti lavorativi, il valore dei legami morali che hanno unito ed uniscono donne e uomini, stimolandoli alla crescita civile. Per la capacità di custodia del patrimonio storico e societario da tramandare alle future generazioni”.