Il comandante provinciale, colonnello Davide Milano, ha rivolto un pensiero ai caduti dell’Arma della provincia di Terni dello scorso anno
Celebrata nella chiesa di Santa Maria Regina di Terni, la celeste patrona dell’Arma dei carabinieri, “Maria Virgo Fidelis”. A presiedere la messa, sabato mattina, è stato monsignor Giuseppe Piemontese.
Oltre alla Virgo Fidelis, l’Arma dei carabinieri celebra in questa giornata l’”80° Anniversario della Battaglia di Culqualber“.
Il titolo “Virgo Fidelis” esprime il significato della vita di Maria e della Sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano affidatale da Dio. Nell’Arma il culto alla “Virgo Fidelis” iniziò subito dopo l’ultimo conflitto mondiale per iniziativa di S.E. Mons. Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, Ordinario Militare d’Italia, e di P. Apolloni S.J., Cappellano Militare Capo. Lo stesso Comandante Generale prese a cuore l’iniziativa e bandì un concorso artistico per un’opera che raffigurasse la Vergine, Patrona dei Carabinieri. Lo scultore architetto Giuliano Leonardi rappresentò la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada legge in un libro le parole profetiche dell’Apocalisse: “Sii fedele sino alla morte” (Apoc.2,10). La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come Celeste Patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei secoli fedele”. L’8 dicembre 1949 Sua Santità Pio XII accogliendo l’istanza di S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber.
Nella sua omelia, monsignor Piemontese ha voluto citare alcuni passaggi della lettera che sua santità Papa Francesco indirizzò ai carabinieri nel 2014, anno del bicentenario di fondazione dell’Arma, particolarmente significativi ed esemplificativi dei principi che ispirano l’operato del carabiniere quali il senso di responsabilità, la fedeltà e la dedizione, ricordando infine il sacrificio del brigadiere Salvo D’Acquisto.
Come sopra accennato, nella stessa data ricorre anche l’anniversario dell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber da parte del 1° Battaglione carabinieri e Zaptiè mobilitato, che proprio il 21 novembre 1941 si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa. Per quel fatto d’armi, alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare. Quei caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace ed in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio.
Nel suo saluto finale il comandante provinciale dei carabinieri di Terni, colonnello Davide Milano, oltre ad aver dato lettura della motivazione della concessione della seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera dell’Arma ed a ringraziare il vescovo ed il coro di Arrone, ha rivolto un pensiero ai caduti dell’Arma della provincia di Terni dello scorso anno, il cappellano militare don Aldo Nigro, il tenente Alberto Bazzurri, il luogotenente CS Leonardo Ferrante e l’appuntato scelto QS Alfredo Cionco.
Infine, si celebra oggi anche la “Giornata dell’Orfano”, ed è proprio a loro, primi destinatari del dolore per le gravi perdite di affetto, che l’Arma dei carabinieri rivolge il proprio più sentito pensiero.
Per ragioni connesse al contenimento della pandemia, in questi giorni in ripresa, alla celebrazione ha partecipato unicamente una contenuta rappresentanza di militari, di appartenenti alle Associazioni nazionale carabinieri e nazionale forestali, nonché delle vedove e orfani assistiti dall’Opera nazionale assistenza orfani militari Arma carabinieri.