(Adnkronos) - "Inutile e di nessun valore pubblicare la conversazione dei genitori di Turetta con il figlio". Gino Cecchettin, papà di Giulia, ospite de La Terrazza della Dolce Vita, condotto da Simona Ventura e il neo marito Giovanni Terzi a a Rimini, risponde così alle domande sulle recenti news relative ai colloqui tra Filippo Turetta, in carcere per l'omicidio di Giulia, e il padre. Il papà del ragazzo "mi ha scritto durante le feste", dice Gino Cecchettin.
"Dopo il dolore per la morte di Giulia in confronto a quel dolore il resto è nulla per me. Alcune notizie vecchie non andavano divulgate, ma non sta a me giudicare l’operato di un altro papà e quindi non lo giudicherò", dice riferendosi ai contenuti dei colloqui intercettati in carcere.
Gino Cecchettin ha pubblicato il libro 'Cara Giulia': "Ho deciso di donare un po’ Giulia”. Il libro è anche l’inizio di un progetto per aiutare le donne vittime di violenza: "Abbiamo costituito una fondazione per sensibilizzare e aiutare chi già opera sul territorio per sostenere le donne vittime di violenza. Vogliamo costituire una rete di professionisti per andare nelle scuole a sensibilizzare sul tema della violenza di genere e aiutare i ragazzi a riconoscere le relazioni tossiche".
I primi risultati della fondazione sono già arrivati: "Un ragazzo in virtù della storia di Giulia ci ha scritto dicendo che forse aveva qualche problema da curare. Magari se non fosse successo sarebbe stato un potenziale... chiamiamolo potenziale. Però già il fatto che lui l’abbia riconosciuto è un primo passo. Cerchiamo di salvare più vite possibili. Per me l’unico numero di femminicidi che può essere soddisfacente è zero". Cecchettin si è commosso nel rivedere la foto in cui era insieme a Giulia a Padova il giorno del suo 22esimo compleanno "l’ultimo di Giulia".
(Adnkronos) – “Inutile e di nessun valore pubblicare la conversazione dei genitori di Turetta con il figlio”. Gino Cecchettin, papà di Giulia, ospite de La Terrazza della Dolce Vita, condotto da Simona Ventura e il neo marito Giovanni Terzi a a Rimini, risponde così alle domande sulle recenti news relative ai colloqui tra Filippo Turetta, in carcere per l’omicidio di Giulia, e il padre. Il papà del ragazzo “mi ha scritto durante le feste”, dice Gino Cecchettin.
“Dopo il dolore per la morte di Giulia in confronto a quel dolore il resto è nulla per me. Alcune notizie vecchie non andavano divulgate, ma non sta a me giudicare l’operato di un altro papà e quindi non lo giudicherò”, dice riferendosi ai contenuti dei colloqui intercettati in carcere.
Gino Cecchettin ha pubblicato il libro ‘Cara Giulia’: “Ho deciso di donare un po’ Giulia”. Il libro è anche l’inizio di un progetto per aiutare le donne vittime di violenza: “Abbiamo costituito una fondazione per sensibilizzare e aiutare chi già opera sul territorio per sostenere le donne vittime di violenza. Vogliamo costituire una rete di professionisti per andare nelle scuole a sensibilizzare sul tema della violenza di genere e aiutare i ragazzi a riconoscere le relazioni tossiche”.
I primi risultati della fondazione sono già arrivati: “Un ragazzo in virtù della storia di Giulia ci ha scritto dicendo che forse aveva qualche problema da curare. Magari se non fosse successo sarebbe stato un potenziale… chiamiamolo potenziale. Però già il fatto che lui l’abbia riconosciuto è un primo passo. Cerchiamo di salvare più vite possibili. Per me l’unico numero di femminicidi che può essere soddisfacente è zero”. Cecchettin si è commosso nel rivedere la foto in cui era insieme a Giulia a Padova il giorno del suo 22esimo compleanno “l’ultimo di Giulia”.