“Sono Vincenzo Bianconi, imprenditore umbro di Norcia. E mi candido a presidente della Regione”. Tra gli imprenditori di cui era stata sondata la disponibilità nelle ultime ore in caso di rifiuto di Francesca Di Maolo (come anticipato da Tuttoggi.info), dopo il “no” della presidente del Serafico di Assisi Vincenzo Bianconi, nursino presidente di Federalberghi, ha rotto gli indugi. Ed è uscito pubblicamente in una nota in cui dà la sua disponibilità ad essere candidato. Senza indicare con precisione i confini dell’alleanza a suo sostegno, anche perché quella è ancora da definire, nel tira e molla tra Pd e M5s.
E la convergenza tra i due partiti è arrivata proprio sul nome di Vincenzo Bianconi. “Non mi sono mai tirato indietro – scrive Bianconi – dinnanzi alle sfide che la vita mi ha posto. Ed è per questo che ho deciso di accogliere l’invito a candidarmi a Presidente della Regione Umbria, invito che tante forze civiche, associative e politiche mi hanno rivolto. È ora di ricostruire il futuro dell’Umbria, perché la nostra è una Regione straordinaria e civile che ha bisogno, però, di fortissimi cambiamenti: per l’ambiente ed il lavoro, per le imprese, per il paesaggio e la cultura, per l’Università, la sanità e la ricerca, per le infrastrutture ed i trasporti, per la sicurezza e la legalità. Mi sono battuto per queste cose – continua – da cittadino e da imprenditore. Ora voglio dare il mio contributo in modo diverso, in una coalizione civica, sociale e politica. Possiamo finalmente reagire con nuove idee e forti investimenti. Come imprenditore ho sempre lavorato per rendere l’Umbria una regione più libera, bella e pulita, una terra migliore per noi e per i nostri figli. Vi chiedo una mano, perché insieme possiamo farcela”.
Chi spinge per la sua candidatura ritiene che l’immagine di un imprenditore che ha deciso di non lasciare la Valnerina segnata dal terremoto possa portare consensi. Ma c’è anche chi ritiene che la sindaca di Assisi, Stefania Proietti, nonostante il messaggio domenicale di quest’ultima, possa ancora essere il punto di unione dell’alleanza giallorossa in salsa umbra.
Il primo a lanciare la candidatura di Bianconi è Di Maio. Così il capo politico del Movimento 5 stelle: “La persona giusta per ricucire quel rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini che in Umbria, dopo lo scandalo sulla sanità, oramai sembra perso“. E ancora: “Quella che inizia oggi è una nuova sfida, una nuova avventura. Il nostro obbiettivo è quello di fare gli interessi dei cittadini e sono convinto che quella che abbiamo fatto sia la proposta migliore possibile“.
Parole seguite dal tweet del segretario dem Nicola Zingaretti: “Grazie a Vincenzo Bianconi per la sua scelta. Una bella e forte candidatura. Sarà il candidato dell’Umbria, una terra meravigliosa“.
E intanto poco prima dell’annuncio di Bianconi, Umbria dei Territori, la federazione delle liste civiche che ha avuto proprio in Stefania Proietti una delle ideatrici, scarica il Pd e guarda con favore ad un accordo con il Movimento 5 stelle.”Udt – si ricorda – è nato come soggetto civico, capace di aggregare liste, movimenti e associazioni territoritoriali, con l’obiettivo di costituire un’alternativa di sistema in Umbria. Il ribaltamento della piramide non è solo un concetto politico-programmatico, ma, soprattutto, il principio sul quale Umbria dei Territori si fonda, a partire dal sistema delle alleanze. In questo senso non è perseguibile in alcun modo l’ipotesi che riporti al governo dell’Umbria chi ha in questi anni portato la nostra regione allo stato di crisi politica, economica e sociale in cui versa”.
Quindi, l’affondo al Pd: “Non è pertanto immaginabile un dialogo con una forza politica come il Pd, la quale, anche a fronte delle proprie evidenti responsabilità, non solo ha mortificato l’unica vera, autentica e concreta proposta civica in campo per elezioni regionali, ma ha fatto delle persone e della loro dignità un campo di battaglia politico inaccettabile. Umbria dei Territori, al contrario, ha costruito una proposta politica, una colazione civica e un programma elettorale che non intende piegare o far strumentalizzare da logiche vecchie e che nulla hanno a che vedere con l’Umbria”.
UdT guarda ora al Movimento 5 stelle: “Abbiamo colto in questi giorni l’apertura del Movimento Cinque Stelle ad un Patto Civico quale grande opportunità per la nostra regione. Crediamo che quella e solo quella sia la strada percorribile in un quadro di rinnovamento e discontinuità che abbia la solidità di una proposta credibile e vincente. Ci rivolgiamo pertanto agli elettori del Movimento, ai suoi attivisti, ai consiglieri regionali e ai parlamentari Umbri affinché la proposta del loro capo politico non cada nel vuoto, ma realizzi, insieme a noi, quel Patto Civico di cui l’Umbria ha bisogno, per dare risposte ai bisogni dei cittadini, per ricostruire fiducia nella politica e per ridare una prospettiva alla nostra regione”.
Posizioni da ritarare, alla lude dell’accordo trovato tra Pd e M5s.
E Umbria Europa Verde, all’interno del raggruppamento di Umbria Civica, Verde e sociale, dal Decò di Ponte San Giovanni è pronta a sostenere il candidato presidente Floriano Pizzichini, “l’unico candidato del centrosinistra certo”. E si lavora perché su di lui possa convergere tutta l’area progressista.
Ascani: alleanza coi cinquestelle in Umbria non a tutti i costi
La vice presidente del Pd e vice ministro all’Istruzione del Governo giallorosso ribadisce quando detto sabato mattina nell’assemblea convocata dal commissario Walter Verini: “L’alleanza coi cinque stelle, realizzatasi a Roma in circostanze burrascose e complesse, può ovviamente essere replicata laddove si individuino convergenze programmatiche e di visione. Ma non può diventare un automatismo perché diversi restano sensibilità, valori e idee. Siamo diversi e non possiamo improvvisamente fingerci uguali. Nessuno lo capirebbe”.
Un’alleanza che però a Roma vogliono fortemente. E che si è trovata su Vincenzo Bianconi.