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C’è l’accordo per passaggio dei 103 lavoratori Busitalia a Trenitalia “Non ci saranno perdite occupazionali”

E’ stato sottoscritto dalle organizzazioni sindacali di categoria l’accordo che prevede il passaggio di 103 lavoratori – dalle ex Officine Busitalia di Umbertide e altri operatori del settore ferro a Trenitalia dal primo gennaio 2026, senza perdite occupazionali.

Sono coinvolte, come detto, 103 maestranze di cui 73 macchinisti e capitreno, alcuni lavoratori indiretti e 27 addetti alle officine umbertidesi che andranno a svolgere attività di capotreno, macchinista, controllo pulizia a bordo treno, biglietteria, assistenza supporto di manovra e staff nelle stazioni di Perugia, Terni e Foligno.

L’aumento dei livelli della Ral (retribuzione annua lorda) – spiega Ciro Zeno, segretario Filt Cgil – anche fino a 10mila euro e, di conseguenza, il miglioramento della qualità della vita dei lavoratori sono state le prerogative dell’accordo”.

Non si perde un solo posto di lavoro – prosegue Zeno – e il trasporto ferroviario passerà dopo decenni sotto un unico gestore, e cioè Trenitalia, per tutta l’Umbria. E’ un passaggio storico e auspichiamo che questo rappresenti il rilancio del trasporto ferroviario nella nostra regione. Attendiamo con ansia la riapertura della linea Perugia-Todi-Marsciano-Terni perché rappresenterà il rilancio del trasporto metropolitano e, nella stessa misura, aspettiamo il potenziamento della linea Perugia-Sansepolcro che sarà lo sbocco verso nord. Tutto questo sicuramente rappresenterà la velocizzazione dal capoluogo di regione verso nord dell’Umbria e da Perugia verso Terni, quindi verso Roma”.

La Filt Cgil – ha concluso il segretario Ciro Zeno – è orgogliosa di aver sottoscritto questo accordo fatto di sacrificio ma anche di grande capacità di sintesi, metodo che alla base del tavolo di concertazione. Nel contempo ringraziamo sia Busitalia che Trenitalia per la grande disponibilità e per aver compreso l’importanza e la strategia di questo percorso. La Direzione regionale Umbria di Trenitalia potrà vantare dal primo gennaio un organico di tutto rispetto che la mette al pari di altre grandi Direzioni regionali d’Italia: non siamo più la piccola Umbria”.

Per riguarda gli spazi dismessi delle ex officine ad Umbertide prende infine corpo l’idea di un museo delle ferrovie o di un magazzino del gruppo Ferrovie dello Stato, anche in questo caso come proposto dalla Filt Cgil Umbria.