Un protocollo d’intesa con Cdcinema per la rassegna estiva al cortile Santa Cecilia: lo ha annunciato l’assessore alla Cultura di Città di Castello Vincenzo Tofanelli dopo un lungo dibattito in Consiglio comunale, nato dai tre documenti che chiedevano spiegazioni sulla cancellazione della rassegna 2020 da parte dell’organizzazione, a causa della “sovrapposizione di date” con il cinema all’aperto a Parco Vitelli.
“La decisione di non svolgere la XII edizione di Cdcinema ci ha lasciato amareggiati – ha detto Mirco Pescari (Pd) illustrando l’interrogazione – A fine giugno abbiamo fatto un appello a tutte le parti in causa affinché si lavorasse per trovare una soluzione adeguata. Chiedevamo la collaborazione tra i due soggetti (Cdcinema e Nuovo Cinema Castello, gestore Cinema all’aperto a Parco Vitelli, ndr) ma pare che abbia prevalso una visione miope da parte del privato, che ha eccessivamente ristretto gli spazi a disposizione dell’Associazione Cdcinema. L’Amministrazione deve fare in modo che la prossima estate Cdcinema torni”.
Anche Castello Cambia ha presentato un’interrogazione in proposito, illustrata da Emanuela Arcaleni: “E’ strano sentire il capogruppo Pd non condividere l’operato dell’Amministrazione. Vedevo positivamente l’attività all’aperto ma mi aspettavo che l’Amministrazione potesse gestire entrambe le rassegne. All’inizio si parlava di una a luglio e una ad agosto, Cdcinema si è sempre distinta per una programmazione di nicchia: potevano essere entrambe remunerative, diversificando la proposta per un pubblico più ampio. La cosa non è stata gestita in maniera corretta”.
Vittorio Vincenti (Tiferno Insieme), presentando l’interpellanza, ha detto: “Cdcinema il 30 gennaio 2020 aveva già fatto richiesta del cortile di Santa cecilia, l’11 giugno aveva richiesto attrezzature e il Comune ha chiesto l’allaccio della corrente, quindi sapeva. L’associazione Cdcinema ha coinvolto il titolare del cinema all’aperto ma non viceversa. Chi ha formalizzato la richiesta di usare Parco Vitelli e chi ha dato il patrocinio? Quando sono state rilasciate le autorizzazioni dato che c’è solo un’uscita di sicurezza? La cosa più importante è sapere quale sia l’intenzione del Comune per non disperdere il contributo culturale di Cdcinema”.
L’assessore Tofanelli ha così risposto: “Sta a cuore anche a me Cdcinema. Sono diventato assessore a febbraio e uno dei primi incontri è stato proprio con Cdcinema, che ha subito fatto presente che le condizioni del Covid creavano grandi perplessità. Così ci siamo dati step di avanzamento per verificare la compatibilità della rassegna con la situazione generale. Su questa interlocuzione, si innesta la proposta di Nuovo Cinema Castello che ha chiesto di fare un’arena, dato che è stato a lungo inattivo. Quando c’è stata questa possibilità doppia, ho capito che dovevamo unire le due rassegne. Ci sono stati passaggi gestiti in modo convulso. Sia Cdcinema che il soggetto privato avevo chiesto un incontro per non sovrapporsi ma il secondo ha avviato il cronoprogramma senza condividere e l’ho richiamato all’accordo. Avevo capito che il problema fosse risolto, spostando in avanti le date dell’arena. Alla fine Cdcinema ha rinunciato. É una sconfitta anche mia, perché pensavo di avercela fatta. Avevo fatto anche tutti i passaggi per gli impianti e l’allestimento di Cdcinema”.
Tofanelli ha quindi letto l’incartamento a conferma di questo iter e ha sottolineato “di non aver concesso Parco Vitelli non essendo nella disponibilità del Comune. Non ho chiesto a Sogepu di dare contributi. Non conosco se ci sono state richieste dirette a Sogepu se non 200 sedute. Il Comune alla rassegna all’aperto ha dato un contributo economico ed in servizi. Il patrocinio non è dell’assessore ma del sindaco. A luglio abbiamo ricevuto la comunicazione che Cdcinema rinunciava sia per i tempi accelerati sia per l’altra rassegna. A me è dispiaciuto molto questo esito ed ho deciso di andare ad un protocollo di intesa con Cdcinema, che sinteticamente garantisce a luglio, da parte del Comune, alcuni servizi e beni per organizzare la rassegna e un mese riservato all’associazione”.
Marco Gasperi (Gruppo Misto): “Quante risorse sono state destinate alla rassegna?”. Pescari (Pd): “Spero che ciò che è accaduto non si ripeta”. Arcaleni (Castello Cambia): “L’assessore ha messo la faccia su un fallimento. Bene il Protocollo per evitare iniziative non concordate. Questa rassegna potrebbe anche spostarsi nelle frazioni”. Vincenti (Tiferno Insieme): “Non trovo uguaglianza di trattamento. I tifernati sono i maggiori azionisti di Sogepu, devono sapere a chi danno contributi. Perché magari un’altra associazione ha dovuto pagare sedie e palco. Bene il Protocollo ma non sono soddisfatto”. Tofanelli: “Ho lavorato per due rassegne perché il cinema dà un valore aggiunto alla città ma se Sogepu si spende per l’allestimento è una cosa buona, lo ha fatto anche per Cdcinema. L’arena all’aperto è un’iniziativa di carattere regionale ed ha avuto un contributo regionale”.