Un documento vecchio di 11 anni e superato all’origine del parere che, di fatto, boccia Zuccarini e il suo operato su Vus. Il sindaco di Foligno passa al contrattacco e sull’azienda di servizi, rivendica la correttezza della sua azione nonostante i documenti della presidenza del Consiglio dei ministri e della Funzione pubblica, richiesti dai Comuni di Spoleto, Spello e Trevi e che hanno bocciato il suo spoils system.
L’articolo 5 dello Statuto di Vus, fino al 2008, la identificava come un’azienda non completamente “in house” e quindi pubblica, dove era possibile l’ingresso di privati. Da lì, con un incarico all’avvocato Mariani di Firenze, si è provveduto alla modifica, togliendo i riferimenti ai privati e trasformandola in pubblica. Il parere, espresso sul testo antecedente il 2008, prevede la possibilità dello spoils system per le ‘in house’ ma non per le altre. Da qui l’equivoco e le parole durissime di Zuccarini, che ha convocato per questa mattina una conferenza stampa dopo le polemiche degli ultimi mesi.
Revoca Cda Vus, tutti gli articoli
“O c’è incompetenza e ignoranza politica, oppure i miei colleghi non sanno bene dove vivono – tuona Zuccarini in riferimento ai colleghi De Augustinis, Sperandio e Landrini – c’è stata una mistificazione della realtà voluta o una forma di incompetenza, sprecando tempo su un parere in merito ad uno statuto che non esiste più da 11 anni. La Vus è una società pubblica a controllo analogo e lo stesso parere ammette lo spoil system”. Quindi il futuro: “Il Cda non è in discussione perché il parere non è una sentenza. L’unico modo è una revoca da parte dell’assemblea dei soci. E su eventuali risarcimenti, potrebbero richiederlo solo Dolci e Riganelli (gli amministratori defenestrati, ndr) in merito agli stipendi dovuti e non versati per il resto del mandato, ma non sarebbe un danno per Vus, perché gli attuali lavorano comunque in maniera gratuita”.
E sulla situazione politica: “Sottolineo la necessità di un cambiamento in Vus. Se non c’era giusta causa, ne discuteremo ma il cambio di passo è un fatto che rivendico”. Una svolta che ha incontrato anche la copertura politica della Lega: “De Augustinis ha fatto una scelta diversa e ne risponderà ai cittadini”. Nel contendere dunque, l’ok poitico della Lega ce l’ha Zuccarini e De Augustinis dovrà quindi spiegare, secondo il primo cittadino folignate, anche politicamente e non solo giuridicamente, i motivi del suo gesto così plateale, anche agli elettori che lo hanno scelto.