Cattedrale gremita di studenti delle scuole superiori (erano intorno ai 1200) per partecipare, oggi, alla messa in vista del Natale presieduta dall'arcivescovo Riccardo Fontana. Un momento di preghiera chiesto espressamente dai giovani degli istituti scolastici spoletini, che sono stati accompagnati dai presidi e da alcuni docenti. La celebrazione eucaristica – dalla proclamazione delle letture bibliche all'offertorio, dalle preghiere dei fedeli ai canti – è stata curata dai ragazzi, seguiti da alcuni giovani sacerdoti loro insegnanti e dagli altri professori di religione. Mons. Fontana, raccontando l'episodio di S. Francesco e del presepe di Greccio (1223), ha invitato i ragazzi a non scoraggiarsi, nonostante qualcuno sostiene che gli studenti italiani siano i peggiori d'Europa. “Voi, ha detto il presule, che avete risorse, sogni e progetti spesso siete abbandonati; avete sì il computer, seguite le mode e altro, ma non avete con chi ragionare. Chi vi ascolta? Noi adulti dobbiamo recuperare un po' di umiltà e ascoltare le vostre storie, i vostri sogni. Anche io vorrei riuscire a parlare con ciascuno di voi. Siete una risorsa, ha continuato il vescovo, siete la Spoleto futura, la Chiesa del domani. La società adulta a volte è un litigio continuo; non vi diamo un buon esempio, vi trasmettiamo l'idea di essere sbandati. Anche a noi è necessario quel supplemento di gioia che ci trasmettete voi. In questa celebrazione che ci avvicina alla nascita di Cristo, ha concluso il presule, recuperiamo il senso delle cose e i valori, e diciamo no alla cultura della trasgressione”. Al momento dell'offertorio i ragazzi hanno consegnato all'arcivescovo dei cesti pieni di generi alimentari, che verranno inviati alla Caritas della Georgia, a sostegno di moltissime persone che ogni giorno rischiano di morire di fame. Durante le preghiere dei fedeli sono stati ricordati tutti quei compagni di scuola dei giovani deceduti, in particolare Marco Montioni, scomparso in un incidente stradale non molto tempo fa. Mons. Fontana al termine della liturgia ha consegnato a tutti i presenti un segnalibro sul quale c'è stampato il rosone della facciata del duomo e un passo del Vangelo di Luca.