Presentata questa mattina a Castiglione del Lago l’edizione numero 42 della Rassegna Internazionale del Folklore, il tradizionale e atteso appuntamento con la cultura popolare mondiale, ideata e organizzata dal Gruppo Folkloristico Agilla e Trasimeno dal 1978 in collaborazione con il Comune di Castiglione del Lago: la rassegna è un evento tra i più significativi in Umbria e favorisce, per tradizione, l’incontro di gruppi provenienti da ogni angolo della Terra. “Promuovere la comprensione tra i popoli attraverso la conoscenza delle tradizioni di ciascuno e sviluppare l’amicizia tra i giovani nel nome della cultura” è il messaggio che la manifestazione vuole dare con l’edizione di quest’anno. Hanno partecipato alla conferenza stampa Giancarlo Carini, presidente di Agilla e Trasimeno, il sindaco Matteo Burico, rappresentanti delle associazioni coinvolte e una delegazione del gruppo folk russo “Solnechnaya Raduga”.
«Crediamo molto nella finalità di questo evento – ha spiegato Giancarlo Carini, storico presidente di Agilla e Trasimeno – sia come valorizzazione del nostro territorio che per i sentimenti di fratellanza e collaborazione che vengono instaurati tra i gruppi dei vari Paesi. Rappresentare un po’ di cultura popolare mondiale fa bene a noi e al nostro territorio: attraverso la nostra manifestazione riusciamo a capire i popoli che ci vengono a trovare. Grazie all’Amministrazione, al sindaco Matteo Burico e all’assessore Marino Mencarelli: in pochi mesi sono riusciti a risolvere problemi logistici e di ospitalità che avevamo avuto negli ultimi anni. Ringrazio le associazioni AVIS, Eventi Castiglione e soprattutto Mariella Morbidelli del Laboratorio del Cittadino che collabora attivamente anche all’ospitalità».
La Rassegna del Folklore 2019 è organizzata in due serate, quella di domenica 11 e quella classica del giorno di Ferragosto, entrambe in programma alla Rocca Medievale: anteprima sabato 10 con una sfilata per le vie del centro storico castiglionese dei gruppi che si esibiranno il giorno dopo e sarà inaugurata ufficialmente la mattina di domenica 11 agosto con il ricevimento dei gruppi dalle autorità locali, la sfilata e breve esibizione per le vie del centro storico, per poi tornare la sera con il primo spettacolo. Ad aprire e chiudere ogni appuntamento sarà come tradizione, l’esibizione del gruppo folkloristico di casa “Agilla e Trasimeno”.
«Abbiamo portato gruppi europei – ha proseguito Carini – per sottolineare il senso del motto del 2019: “unità nella diversità”, a sottolineare che ci deve essere fratellanza, pace e amicizia tra i popoli in generale, ma in modo particolare occorre rafforzare la nostra Europa, non in buona salute in questi anni. Una goccia nell’oceano ma per noi estremamente significativa».
Una manifestazione che presenta il territorio in maniera unica ad un pubblico vasto proprio nei fine settimana centrali di agosto. «Dal 1978 una rassegna che rappresenta molto per Castiglione del Lago – ha sottolineato il sindaco Matteo Burico -. Dal punto di vista antropologico danza e canto sono state le prime forma di comunicazione e di scambio culturale per l’uomo: anche oggi è un veicolo di conoscenza importante. Io posso dire solo grazie al presidente Carini e a tutto il gruppo Agilla e Trasimeno. Noi abbiamo lanciato un messaggio a tutti per sottolineare l’importanza della Rassegna che è una manifestazione che avrà un futuro anche grazie al concetto di sostenibilità: una sostenibilità non solo ambientale ma anche dal punto di vista della gestione, con il coinvolgimento degli imprenditori per creare, speriamo, una struttura di accoglienza che funzioni in questo periodo e in tutto l’anno. Stiamo alzando il livello dell’immagine di una comunità che si conferma accogliente, pronta allo scambio culturale: lo vediamo dagli articoli di testate varie in giro per l’Italia che considerano Castiglione e il Trasimeno una meta ambita e sempre più interessante».
Nella prima serata di domenica 11 agosto, oltre al gruppo “Agilla e Trasimeno”, si esibiranno il Folk Dance Group “Solnechnaya Raduga” di Perm in Russia, il Folk Dance Group “Djk Trejdevini” di Baloži (Lettonia) e i serbi del Folk Dance Group “Sveti Sava” di Nova Pazova.
Il gruppo coreografico “Solnechnaya Raduga” è stato fondato nel 1969 a Perm, grande città della Russia Europea Orientale, da Igor A. Shapovalov, solista del Teatro Accademico dell’Opera e del Balletto della città. Attualmente è gestito da Lyubov Nikolaeva e Yuri Nikolaev. L’ensemble ha partecipato a molti festival, concorsi, eventi e cerimonie in Russia e in altri paesi, vincendo premi e ottenendo riconoscimenti, con un repertorio di più di 100 danze folkloristiche e moderne. Il gruppo si esibisce in concerti in tutto il mondo e promuove il patrimonio culturale della Russia partecipando ai Festival del CIOFF, organizzazione culturale in contatto con l’UNESCO.
Il Folk Dance Group “Sveti Sava” è un’associazione della città di Nova Pazova in Serbia, situata a 20 km dalla capitale Belgrado. Dalla sua fondazione nel 2002 il gruppo ha svolto un’attività ininterrotta. All’interno dell’associazione ci sono varie sezioni: più di 140 componenti partecipano alle attività teatrali, artistiche e folkloristiche.
Il Folk Dance Group “Djk Trejdevini” di Baloži in Lettonia è nato molto recentemente, nel 2016, e i suoi vestiti sono i più colorati della regione. Il gruppo svolge un ruolo molto importante nella conservazione dei valori nazionali e del patrimonio culturale, contribuendo a creare un sentimento di unità nel popolo. Dopo il 1991, anno dell’indipendenza dall’Unione Sovietica, c’è stata una rivalutazione delle tradizioni popolari e il gruppo si è impegnato nel ricercarle, preservarle e divulgarle creando uno spettacolo che trasmette molto di quello che è la Lettonia.
Chiuderà la prima serata il gruppo folcloristico castiglionese “Agilla e Trasimeno” fondato nel 1957 allo scopo di mantenere vive alcune forme della cultura popolare e della civiltà contadina delle zone costiere del Lago Trasimeno. È composto da giovani di Castiglione del Lago, spinti dalla passione e dall’amore per il proprio popolo e le sue tradizioni. Il costume è quello semplice della gente delle rive del lago Trasimeno tra la fine dell’‘800 e i primi del ‘900. Le donne, strette in un bustino, hanno un grande fazzoletto sulle spalle e un grembiule in vita; gli uomini si presentano con panciotto e pantaloni fermi al polpaccio sostenuti da un’alta fascia in vita. Le musiche, i canti e i balli sono espressione e commento dei momenti più significativi della vita contadina, molto legata ai cicli naturali e alle stagioni: la vendemmia, la raccolta del grano e la trebbiatura. Le musiche eseguite con strumenti tradizionali quali fisarmonica, cembalo, chitarra, clarino, organetto e contrabbasso, fanno da accompagnamento per gli altrettanto tipici balli come: Sor Cesare, Punta e Tacco, Trescone, Lo Schiaffo e La Manfrina.
Al secondo appuntamento, fissato come da tradizione ultradecennale il giorno di Ferragosto, parteciperanno di nuovo il Folk Dance Group “Solnechnaya Raduga”, il “The Folk Group Svirbe” di Kaunas in Lituania e il “Coroso y Danzas de Molina de Segura” Murcia in Spagna