Presentare ai ragazzi l’impresa sociale una forma di impresa sempre più diffusa in Italia dove non si cerca la massimizzazione del profitto ma lo sviluppo ed il benessere della comunità. Questo lo scopo dell’incontro svolto nell’Istituto Omnicomprensivo “Rosselli-Rasetti” di Castigione del Lago organizzato, in collaborazione con Monica Fanicchi della libreria Libri Parlanti, da Andrea Bernardoni e Antonio Picciotti che hanno illustrato il loro libro “Le imprese sociali tra mercato e comunità”.
Negli anni della crisi le imprese sociali hanno fatto realizzare risultati economici e sociali estremamente significativi. Solamente in Umbria sono attive più di 200 imprese sociali nella quali lavorano 8.000 persone, di cui 600 lavoratori svantaggiati. “ Questo incontro – ha detto Nicola Cittadini, Professore del Rosselli-Rasetti – arricchisce l’offerta formativa che propone l’Istituto agli studenti dell’indirizzo tecnico economico. Una conoscenza puntuale ed approfondita del proprio territorio non può prescindere da un’analisi seria e dettagliata del tessuto imprenditoriale e sociale di riferimento”.
Oggi le imprese sociali rappresentano una concreta opportunità per i giovani che cercano un’occupazione, capace di tenere insieme impresa e solidarietà.
“Le imprese sociali – ha spiegato Antonio Picciotti dell’Università di Perugia – hanno come fine il miglioramento delle condizioni di benessere delle comunità locali. Il profitto costituisce lo strumento attraverso il quale poter raggiungere la rigenerazione dei centri urbani, la realizzazione di prodotti sostenibili dal punto di vista ambientale ma anche economico e sociale”.
La presentazione del libro è stata anche l’occasione per parlare di innovazione sociale e per presentare agli studenti imprese sociali innovative nazionali ed umbre.
“In questi anni le imprese sociali – continua Andrea Bernardoni di Legacoop – hanno saputo innovare. Sono cioè state capaci di impiegare le risorse inutilizzate presenti nelle città e nei territori per soddisfare bisogni a cui né lo Stato né il mercato avrebbero dato risposte, come ad esempio la cooperativa Placido Rizzotto che in Sicilia produce vino sui terreni confiscati al boss Totò Riina o la cooperativa Anonima Impresa Sociale che a Perugia che ha riaperto il cinema Modernissimo chiuso da 14 anni, trasformandolo in Postmodernissimo”.