Sara Minciaroni
Aggiornamento delle 18.00
Attribuire un riconoscimento certo al corpo. Sarà questo il primo difficile passo degli inquirenti che da questa mattina indagano sul cadavere carbonizzato rinvenuto in un'auto a andata a fuoco nella notte a Porto di Castiglione del Lago. Un cumulo di lamiera riarsa e dentro quello che rimaneva di un corpo dopo l'incedere delle fiamme, durato almeno un paio d'ore. E' la scena inquietante che questa mattina si è presentata, prima ai vigili del fuoco e poi ai carabinieri nella piccola frazione castiglionese.
Di chi è il corpo? Da subito si è pensato che si trattasse dell'inquilino della casa, anche proprietario dell'auto andata a fuoco. Stabilirlo con assoluta certezza però sarà possibile soltanto se durante l'autopsia verrà trovato sufficiente materiale per procedere all'esame del Dna, cosa non del tutto scontata in casi come questo. Di fatto del 54enne di origine rumena non si hanno più notizie proprio da ieri sera. Gli ultimi a vederlo, o meglio, a sentirlo, sarebbero stati i vicini, che hanno raccontato di aver chiaramente avvertito il suono dell'autoradio provenire dal veicolo, parcheggiato con il motore acceso proprio lungo il vialetto dove è stato trovato dai vigili del fuoco. Pare che la presunta vittima avesse infatti l'abitudine di acoltare la musica in auto. E' su questo punto che si snodano le due tesi principali, quella dell'incidente e quella del suicidio.
Sucidio o incidente? L'uomo potrebbe aver deciso di togliersi la vita. Una volta salito in macchina essersi cosparso addosso del liquido infiammabile e aver innescato le fiamme. A confortare questa teoria un disagio dell'anima, comprovato da referti medici indicanti una sindrome ansioso-depressiva. ma le cose potrbbero essere andate anche diveramente, ovvero l'auto dove si era chiuso per ascoltare la musica da qualche tempo non funzionava bene. Più volte i vicini ce lo avevano visto armeggiare allo scopo di aggiustarla. Che sia stato un guasto improvviso a far partire le fiamme e a soprenderlo mentre si era addormentato oppure era intontito dai farmaci che assumeva?
Omicidio. Una terza via, che mai è possibile escludere a priori in un quadro simile, è che dietro ci sia la mano di una terza persona. In effetti il fuoco viene considerato uno dei modi migliori per eliminare ogni traccia in caso di omicidio. Per questo gli inquirenti stanno sentendo tutte le persone vicine alla presunta vittima. Si indaga nel passato più o meno recente in cerca di eventuali inimicizie e o frequentazioni poco chiare. Ma al momento nulla è emerso in questa direzione. Il 54enne abitava a Porto da un paio di mesi, da quando almeno si era separato di fatto dalla moglie e aveva lasciato la loro casa di Chiusi. Un mese fa circa aveva anche lasciato il lavoro da giardiniere per motivi di salute, la depressione che lo aveva colpito l'aveva manifestata anche ai titolari.
Autopsia e indagini. Ad un primo esame del corpo, eseguito questa mattina dal medico legale Massimo Lancia non è stato possibile evidenziare eventuali segni di violenza, nelle prossime ore sarà il magistrato Gemma Miliani ad attribuire l'incarico per l'autopsia. Esamici scientifici che dovranno andare di pari passo con quelle che porteranno avanti i militari coordinati dal capitano Marcello Sardu.
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Gli inquirenti sono sul posto. I primi ad arrivare sono stati i vigili del fuoco, accorsi nel cuore della notte, poi i miltari della stazione di Castiglione del Lago e il comandante della compagnia pievese Marcello Sardu. Da Perugia anche gli uomini del reparto operativo.
Sulla vicenda ancora viene mantenuto il massimo riserbo. Le indagini sono in corso e si sta procedento all'identificazione del corpo, che al momento pare sia di un uomo. Non si esclude che possa trattarsi di un cittadino straniero, di nazionalità romena residente in uno degli appartamenti che si affacciano sul vialetto dove è stata ritorvata l'auto bruciata e che al momento i militari non sono riusciti a rintracciare. Anche per questo esistono fortissimi sospetti che sia suo il corpo nell'auto. Si tratta di un uomo del 1959 che da tempo soffriva di depressione. Ma indagini sono comunque in corso per risalire alla certa identificazione.
La vicenda ricorda molto quanto avvenuto esattamente un mese fa a Magione quando il corpo carbonizzato di un uomo venne trovato nell'auto parcheggiata davanti al cimitero.
Sul posto sono già arrivati il magistrato ed il medico di turno. A dare l'allarme nella notte, tra le 2 e le 3 un vicino di casa che si è accorto delle fiamme.