Col volto coperto, piedi di porco e spranghe di ferro alla mano hanno forzato la porta di ingresso dell’ufficio postale di Castiglione del Lago, minacciando poi la responsabile per farsi consegnare il denaro. È successo tutto nel giro di pochi minuti, poco prima delle 13 di ieri e dell’orario di chiusura dello sportello delle Poste del paese.
I malviventi, quattro, forse con un complice ad attenderli all’esterno, evidentemente volevano approfittare del consueto rito del caricamento del postamat della filiale in vista del lungo fine settimana. Hanno quindi atteso che la responsabile dell’ufficio postale ultimasse tutte le procedure del caso e che prevedono sempre la stessa procedura: l’apertura della cassaforte temporizzata, il prelievo dei contanti e il loro inserimento nello sportello automatico. Probabilmente i rapinatori hanno aspettato fuori, forse in macchina, in un punto da cui avevano ottima visuale, fino al momento giusto in cui agire. A quel punto hanno forzato la porta d’ingresso dell’ufficio postale, utilizzando piedi di porco e spranghe di ferro, intimando alla direttrice di consegnargli i soldi della cassaforte. Quello che i banditi non avevano considerato è stato però lo scrupolo della donna che in tutte le operazioni si era ben guardata dal lasciare aperta la cassaforte (temporizzata) e quindi l’aveva richiusa rendendo praticamente impossibile ai ladri di impossessarsi del denaro.
I quattro, che probabilmente hanno agito con un complice ad attenderli all’esterno, non è rimasto altro che scappare, a mani vuote. Immediatamente è scattato l’allarme, con i carabinieri della stazione di Castiglione del Lago arrivati sul posto e che hanno subito avviato le indagini (a coordinarle il comandante della Compagnia carabinieri di Città della Pieve, Andrea Caneschi). In poco tempo è stata rintracciata l’auto usata per il colpo, risultata rubata. Qualche elemento utile potrebbe arrivare dai filmati delle telecamere di sicurezza dello sportello postale.