Cronaca

Castelluccio, appello per la chiesa terremotata abbandonata | Foto

Mettere in sicurezza la chiesa di Santa Maria Assunta a Castelluccio e i suoi affreschi, abbandonati alle intemperie. L’appello arriva da una giovane castellucciana d’origine, Deborah Caponecchi, ed è stato condiviso sui social network da centinaia di persone. Il timore è che infatti il tempo possa dare il colpo di grazia alla chiesa risalente al 1500 e già compromessa dal terremoto del 2016. Tanto più che il clima a Castelluccio di Norcia è differente anche rispetto al resto del territorio comunale: anche in questi giorni, infatti, ha nevicato.

“Oggi 27 aprile sono stata su a Castelluccio, nella zona rossa. Questo – scrive Deborah Caponecchi pubblicando diverse foto – è quello che ho trovato: l’abbandono. Ci sono rimasta molto male nel vedere parti degli affreschi della nostra Notre Dame, a contatto diretto con l’ambiente, e con tutto ciò che questo può comportate: vento, pioggia e temperature estreme, specie d’inverno, quando lquesta crolla ben al di sotto dello zero, nevica e ci sono bufere.

La Chiesa di Santa Maria Assunta è del 1500. La sua pianta è centrale con cupola ottagonale. Nei due bracci laterali c’erano gli affreschi di cui parlo, raffiguranti i Misteri del Rosario di Camillo e Fabio Angelucci, del 1582, e le Storie di Sant’Antonio Abate, fine 1600. Si, è crollata. Si, non c’è più. Questo si potrebbe dire, ma non è affatto così. Il suo Genius Locis risiede li. Parti di essa sono li. La chiesa di questo paese di montanari cocciuti andrebbe preservata e conservata un po’ meglio.


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Alcune parti degli affreschi sono stati “messi in sicurezza”, “posti al riparo”. Ma de che (come si direbbe da queste parti)? Con un tettino aperto? Con sbarre, e con la croce, a sorreggere il muro (e non dappertutto)? Con pezzi degli affreschi buttati/caduti giù a terra? Cosa c’è questa chiesetta di meno delle altre da essere trattata così male? Da essere lasciata a sé stessa e alla natura, a volte crudele, che la circonda?

Premetto, io non sono religiosa, ma questa chiesa è parte integrante della memoria storica di una comunità, quella Castellucciana, che ha perso tutto, pure la dignità. Quindi faccio appello alla Soprintendenza dei Beni Artistici e Culturali perché metta in sicurezza e conservi, preservi, ciò che resta della Storia Castellucciana, che è anche la mia. Abbiamo perso già tanto”.