Il comune di Castel Ritaldi ha ottenuto dall'organismo certificatore SGS Italia la certificazione di qualità ambientale secondo la norma ISO 14001, grazie alla convenzione POR – FESR 2007/2013, stipulata tra Regione Umbria e Unione dei Comuni – Terre dell'olio e del sagrantino, per la realizzazione del progetto “Ambiente nelle terre dell’olio e del sagrantino”, coordinato dal segretario dell'Ente Roberto Raio. Con tale convenzione la Regione Umbria ha concesso un contributo a favore dell'Unione dei Comuni, ed in particolare rivolto a quei comuni i quali dovevano ancora ottenere la certificazione (Castel Ritaldi, Campello sul Clitunno, Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo e Massa Martana), per mettere in atto tutte quelle azioni necessarie al rispetto dell'ambiente circostante. Con questo tipo di atto il comune di Castel Ritaldi ha intrapreso una strada ben precisa: rendere l'Ente pubblico efficiente, attraverso la tutela delle risorse naturali e la riduzione dei consumi e degli sprechi. Così il Comune e l'Unione si sono presi l'impegno di ridurre l'inquinamento nel tempo, attraverso il controllo dei fattori di impatto ambientale causati dalle proprie attività. Il raggiungimento del riconoscimento di qualità, inoltre, è il risultato di un percorso ben definito, che ha visto il Comune impegnarsi nel rispetto della normativa ISO dei sistemi di gestione ambientale.
“La certificazione – ha commentato l'assessore all'ambiente del comune di Castel Ritaldi, Alessio Montioni appena appresa la notizia – è il risultato di un monitoraggio dettagliato, che consente di avere una fotografia attuale e precisa della situazione del territorio. Inoltre, lavorando nel rispetto della normativa è possibile individuare le criticità, per poi garantire un miglioramento generale delle politiche ambientali. La certificazione di qualità ambientale – ha aggiunto – si inserisce in un contesto in cui questa Amministrazione si sta già impegnando sul fronte del risparmio energetico e dell'attenzione all'ambiente; basti pensare che l'energia acquistata dall'Ente è certificata 100%, proveniente da fonti rinnovabili. Infatti sono stati installati sugli edifici pubblici impianti fotovoltaici e per il solare termico; inoltre, si stanno favorendo nuove istallazioni. Ad oggi è in corso un'attenta valutazione per attivare un buon sistema destinato all'abbattimento dei consumi nella pubblica illuminazione. Ora -ha concluso- l'auspicio è che anche il settore privato prenda spunto dall'operato del Comune, al fine di ottenere la certificazione tenendo conto dell'ambiente e della salute dei cittadini”.
Nella prima fase, infatti, il Comune ha provveduto a realizzare un'analisi ambientale, mediante una sorta di fotografia delle implicazioni delle attività produttive in relazione al territorio circostante, a partire dagli scarichi idrici, le emissioni in atmosfera, i rifiuti, i consumi di risorse, l'utilizzo e la detenzione di sostanze pericolose e le emissioni acustiche. L'analisi iniziale è stata, senza dubbio, uno strumento fondamentale per conoscere le problematiche e i costi ambientali ed energetici dell'Ente e per poter, poi, sviluppare progetti specifici di miglioramento, adottando una vera e propria “Politica Ambientale”, con degli obiettivi ben definiti da raggiungere. La terza fase, messa in atto dal Comune, è stata quella della pianificazione dei provvedimenti necessari per il conseguimento degli obiettivi, quali il risparmio energetico, il minor consumo di acqua, la razionalizzazione e risparmio sui costi dell'eliminazione dei rifiuti e via dicendo.
In sintesi l'Ente ha sviluppato un sistema organizzativo orientato alla gestione ambientale, in cui ha definito prima gli obiettivi e le strategie da adottare e poi si è impegnato, mediante il supporto di Maurizio Filippucci dell'ufficio tecnico, a perseguirli e raggiungerli nel breve periodo.