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Cassazione: le Regioni paghino i danni causati dai cinghiali

Spetta alle Regioni pagare i danni provocati agli automobilisti da cinghiali e altri animali selvatici. Una sentenza, quella della Cassazione, destinata a rivoluzionare le strategie delle Regioni. Che in molti casi, come avveniva in Umbria, costringevano l’automobilista a ricorrere al Tribunale, in molti casi con giudizi favorevoli all’Ente.

Non così per un automobilista de l’Aquila, che dopo aver avuto ragione in primo grado, ha visto riconoscersi il suo risarcimento anche dalla Supresa Corte, a cui si era rivolta la Regione Abruzzo.

La Suprema Corte ha sancito che la responsabilità del risarcimento per danni cagionati dagli animali selvatici appartenenti alle specie protette e che rientrano nel patrimonio indisponibile dello Stato (come il cinghiale appunto) va imputata alla Regione, in quanto è l’ente al quale spetta la funzione di emanare leggi oltre che di amministrare, programmare, coordinare e controllare le attività che riguardano la gestione della fauna selvatica.

Una sentenza destinata a fare giurisprudenza, visto il moltiplicarsi di incidenti e di danneggiamenti causati dai cinghiali.


Cinghiali, danni in aumento
ma risarcimenti sempre più difficili


“L’Umbria si adegui”

E anche in Umbria si chiede alla Regione di adeguarsi alla sentenza della Suprema Corte. Lo fa la vice presidente dell’Assemblea regionale, Simona Meloni: “In virtù di questa storica sentenza – sottolinea – con cui è
stato rigettato il ricorso della Regione Abruzzo, l’automobilista che ha
subìto, ad esempio, danni alla propria vettura dopo una collisione con un
cinghiale, potrà richiedere il risarcimento alla Regione che, al massimo,
avrà la facoltà di rivalersi nei confronti degli enti delegati, in caso che
non abbiano attuato le misure adeguate ad impedire il danno. Ritengo quindi fondamentale – conclude la consigliera dem – che la Giunta regionale torni al più presto a dotarsi di un fondo adeguato, che tenga conto del
moltiplicarsi di incidenti e di danneggiamenti di vario genere causati dalla
fauna selvatica”.

Proprio nei giorni scorsi l’assessore Melasecche, rispondendo ad un’interrogazione di Meloni su questo tema, aveva spiegato il motivo che aveva indotto la Regione Umbria ad eliminare il fondo per i risarcimenti.