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Cassa Risparmio Foligno, destino discusso dal Consiglio Comunale in seduta aperta

Francesco Balucani
Ansia e preoccupazione trapelano dalla seduta ordinaria aperta del consiglio comunale tenutosi ieri pomeriggio – ore 16.30 – nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale di Foligno. Il tema del giorno è il futuro della ormai ex Cassa di Risparmio di Foligno, la quale ha da poco venduto il suo pacchetto di maggioranza all’Intesa San Paolo, azienda bancaria nazionale. A discuterne, diciannove consiglieri comunali, due assessori e il presidente della giunta Sergio Gentili. Nessuna traccia del sindaco o del suo vice. Ad introdurre l’argomento è Daniele Mantucci, leader del centro destra, il quale, dopo una breve digressione storica sulla Fondazione bancaria di Foligno, si è così pronunciato: “Abbiamo appreso che la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno ha venduto il suo pacchetto di maggioranza ad Intesa San Paolo, azienda nazionale di ben più rilevante grandezza. Personalmente, sono del parere che una piccola azienda bancaria che agisse a livello locale sarebbe stata importante per il nostro tessuto sociale. Sono le piccole aziende che hanno permesso all’Italia di diventare la quinta potenza mondiale. E’ nostro compito ora vigilare con attenzione sull’operato delle parti in causa. L’attività di un’azienda locale è si un “affare privato”, ma ha forti ricadute sul tessuto sociale ed è quindi nostro compito dire la nostra in proposito.”
Ben più preoccupato è apparso il Presidente di Confcommercio regionale Aldo Amoni, il quale, dopo aver ironizzato con freddezza sull’ormai tradizionale astensionismo che caratterizza il consiglio – “io, quando invito gente a casa mia, perlomeno mi faccio trovare.” – ha denotato con amarezza che la CA.RI.FO non potrà più rappresentare un punto di riferimento per la nostra società. “E’ di fondamentale importanza organizzare una tavola rotonda che riunisca tutte le parti in causa allo scopo di discutere sul futuro del credito folignate. Per il nostro territorio la CA.RI.FO rappresentava la più importante delle banche ed ora mi ritrovo costretto ad ammettere che la situazione è tanto preoccupante quanto incerta.”
Ad abbattere gli animi ha contribuito inoltre una folta delegazione di lavoratori della VUS, preoccupati della possibile esternalizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti, che potrebbe pregiudicare il futuro prossimo delle posizioni professionali nell’azienda. L’assessore Piccolotti, presa visione del disagio, si è così espressa: “E’ mia intenzione rassicurare i lavoratori presenti sul fatto che il Consiglio Comunale riserverà particolare attenzione al tema. Ci preme ascoltare le ragioni dei lavoratori.” Tuttavia, il dibattito all’ordine del giorno era di diversa natura ed inoltre nessuno aveva sotto mano dei dati volti ad analizzare con professionalità la situazione, quindi la questione è stata sinteticamente archiviata.