Il Coordinatore dei gruppi del centrodestra a Foligno, Daniele Mantucci, lo scorso 15 aprile aveva presentato una interrogazione sulla situazione in divenire della Cassa di Risparmio di Foligno. Situazione che alla luce dei recenti sviluppi ha portato di nuovo all'attenzione della politica e delle istituzioni la possibile scomparsa dell'Istituto bancario così come conosciuto sino ad ora. Daniele Mantucci ha reiterato quindi la richiesta di un incontro a breve tra il consiglio comunale ed i vertici della banca. Ecco quanto contenuto nella nota di Mantucci:

“Con interrogazione del 15 aprile 2010 e nella successiva trattazione consiliare, ho segnalato l’urgente necessità di una verifica dei programmi della Cassa di Risparmio di Foligno, riguardo alla quale circolavano notizie confuse e allarmanti. A tal fine Le chiedevo di promuovere un incontro tra l’Amministrazione Comunale ed i nuovi vertici della Cassa sul ruolo che ad una banca cittadina competerebbe a sostegno delle imprese e delle famiglie del comprensorio (all.1).
In quell’occasione Lei fornì generiche rassicurazioni, impegnandosi però a promuovere, nel più breve tempo possibile, il confronto pubblico da me richiesto. A tutt’oggi quell’ incontro non si è tenuto.
Ho letto sui giornali di questi giorni delle Sue legittime preoccupazioni per le sorti della Cassa. Ritengo, tuttavia, che tali sorti siano segnate sin da quando, agli inizi degli anni 2000, la maggioranza delle azioni fu ceduta ad una banca nazionale, con il progressivo allontanamento degli amministratori contrari all’operazione e l’assenso di vari livelli del centro-sinistra, che potè finalmente entrare nell’unica importante istituzione locale sino ad allora sfuggita al suo controllo. Da quel momento, malgrado l’apprezzabile impegno dell’attuale Presidente, la Cassa ha perso la sua connotazione cittadina, il Consiglio di Amministrazione è ridotto ad un ruolo di sola facciata e i dirigenti di maggiore peso vengono inviati da Milano, dove sono assunte tutte le decisioni rilevanti. La conferma di tutto questo è venuta, paradossalmente, dalle insistenti, contrarie, assicurazioni che Corrado Passera, numero uno di Intesa–San Paolo, proprio a Foligno, in un recente convegno all’Auditorium, ha tentato di dare.
A questo punto, potrebbe addirittura risultare indifferente che all’ingresso degli sportelli ci sia scritto Cassa di Risparmio di Foligno o qualsiasi altra cosa. Tuttavia insisto sulla necessità del richiesto confronto pubblico tra il Consiglio Comunale e i vertici della Cassa di Risparmio di Foligno s.p.a, al fine di prendere compiutamente atto della reale situazione e di promuovere eventuali strategie alternative, in un momento particolarmente difficile per la nostra economia.”

Di seguito il testo dell'interrogazione del 15 aprile scorso:

“Il Sottoscritto Consigliere Comunale, Prof. Avv. Daniele Mantucci
PREMESSO
– che gli organi di amministrazione e revisione contabile della Cassa di Risparmio di Foligno S.p.a. hanno di recente subito un profondo mutamento;
– che sulla vicenda sono circolate scarse notizie;
– che la maggioranza delle azioni della Cassa di Risparmio di Foligno è stata ceduta, oltre 10 anni fa, ad un gruppo bancario nazionale, a sua volta oggetto di successive, notevoli trasformazioni;
– che tuttavia la Cassa ha conservato la propria denominazione, propri organi amministrativi ed una parziale autonomia, a salvaguardia delle sue essenziali caratteristiche di banca locale, vicina alle imprese e alle famiglie del territorio;
– che le vicende dell’unico istituto di credito cittadino possono significativamente incidere sulla economia locale, soprattutto in una fase di grave crisi quale quella attuale;
– che, nonostante la globalizzazione dei mercati, la persistente e fondamentale funzione delle banche territoriali è pacificamente riconosciuta;
– che, comunque, la Cassa costituisce per Foligno una importante fonte di occupazione e di lavoro per la nostra città

CHIEDE
di conoscere se non si ritenga opportuno promuovere un incontro tra l’amministrazione comunale ed i vertici della Cassa di Risparmio di Foligno s.p.a, allo scopo di assumere esatta cognizione del nuovo management e di avere conferma del ruolo che la banca cittadina da oltre 150 svolge al servizio delle imprese e delle famiglie del nostro comprensorio”