Da Matteo da Gualdo al Signorelli, dal Pintoricchio al Perugino, passando per Gian Domenico Cerrini, Niccolò di Liberatore, il Pomarancio, Giovanni Baglione fino al Guercino: sono questi i principali autori degli oltre 50 “tesori della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia”. Tesori che proprio con questo titolo, dal 21 marzo fino al 20 novembre, saranno in mostra a Perugia nelle sale di palazzo Lippi Alessandri, sede nel ‘900 di attività bancarie e creditizie ed acquistato e recentemente restaurato dalla stessa Fondazione.
Nelle stesse date e nello stesso spazio espositivo, con una sala dedicata, si inserisce anche una ulteriore mostra dedicata al “Caravaggismo nelle collezioni di Perugia” con 11 opere appartenenti a collezioni pubbliche e private del capoluogo umbro.
“I tesori sono molti – ha detto oggi il curatore, professor Francesco Federico Mancini, nel corso dell’anteprima con visita guidata per la stampa – a cominciare da pezzi già mostrati in passato al pubblico, ma quello che sorprenderà è la presenza di dipinti che costituiscono la ricchezza articolata e complessa di questa collezione, creata negli anni non per accumuli casuali ma con una visione e un percorso culturale ben chiaro, che compete anche con le raccolte d’arte ben più note della città”.
Un’esposizione di “tesori” che marca così i venti anni di collezionismo d’arte della Fondazione e propone quanto, in tema di opere d’arte, è stato da essa acquisito. Si tratta di oltre 50 dipinti di grande rilievo rappresentativi non solo delle esperienze artistiche che si affermano in Umbria nell’arco di quattro secoli, dal Trecento al Settecento, ma anche di altri aspetti della cultura figurativa italiana dal Rinascimento al Barocco.
La mostra è articolata in sette diverse sezioni, dedicate a temi, generi, epoche e protagonisti della cultura figurativa umbra nei suoi esiti più alti e significativi. Ma il percorso espositivo rappresenta anche una doppia occasione, per ammirare quindi da un lato le opere più importanti della collezione d’arte della Fondazione e dall’altro una mirata selezione di dipinti caravaggeschi.
In questo contesto d’eccezione, infatti, trova spazio una selezione ulteriore con testimonianze preziose della diffusione di un gusto e di uno stile nel corso del secolo XVII presso le residenze nobiliari perugine, con opere provenienti dalla Galleria Nazionale dell’Umbria, dalla Fondazione Marini Clarelli Santi, dalla Fondazione Orintia Carletti Bonucci, dalla collezione Alessandro Marabottini e dalla Galleria dei Gerosolimitani.
Il doppio percorso espositivo verrà inaugurato domenica, alle 11, con un evento che si terrà alla Sala dei Notari e al quale interverranno, oltre al sottosegretario del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Ilaria Borletti Buitoni, e al critico d’arte Vittorio Sgarbi, anche il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Carlo Colaiacovo, e il curatore della mostra Mancini. A seguire ci sarà la visita del percorso espositivo realizzato anche su iniziativa della Fondazione CariPerugia Arte.