Città di Castello

Caso “Voti per lavoro”, Secondi “Candiani si è trincerato dietro immunità parlamentare”

Erano passati pochi giorni dalle elezioni comunali del 6 giugno quando il senatore Stefano Candiani, Segretario Nazionale Lega Nord Umbria, aveva letto in Parlamento una presunta lettera anonima nella quale un lavoratore Sogepu tirava in ballo l’assessore Luca Secondi e un sospetto sistema di scambio di voti per posti di lavoro promesso proprio da quest’ultimo all’interno della medesima partecipata.

Fin da subito l’assessore, aveva annunciato l’intenzione di portare la vicenda nelle opportune sedi giudiziarie per tutelare la sua onorabilità ed estraneità ai fatti e, a tanti mesi di distanza dalla scottante querelle, lo scorso 5 dicembre ha finalmente avuto luogo il processo al Tribunale di Perugia.

Proprio ieri lo stesso Secondi ha ritenuto opportuno rendere nota la situazione riguardante quella che giudica ancora “una vicenda diffamatoria di cui sono stato vittima”. L’assessore tifernate ha fatto sapere che all’udienza di qualche giorno fa “il Senatore si è appellato al tipico privilegio della casta politica parlamentare, trincerandosi dietro lo strumento dell’immunità parlamentare. La circostanza dimostra, già di per sé, l’operato e la bassezza politica rivolti nei miei confronti in questa vicenda”. “Auspico – ha aggiunto Secondi – che nel prosieguo dell’iter giudiziario il Senatore Candiani rinunci a tale scudo anacronistico ed affronti la vicenda da comune cittadino“.

“E’ evidente – ha concluso – che l’azione giudiziaria intrapresa proseguirà comunque nei confronti di tutti i soggetti da me convenuti in giudizio, compresi alcuni degli improvvidi commentatori dei social network che hanno rivolto nei miei confronti comportamenti ingiuriosi e diffamatori”.