Nella giornata di oggi, 5 luglio, il vicesindaco di Terni, Riccardo Corridore, ha incontrato la cittadinanza nel circolo di Prisciano per le questioni relative al ‘Caso Terni’. Polveri, puzza, vibrazioni e nichel, la zona Est della città, come sappiamo, è il primo baluardo di una situazione che, da tempo, attanaglia la città. Come sottolineato dal Comitato, in apertura dell’incontro “Oggi la popolazione continua a lamentarsi e le istituzioni e gli enti hanno spesso avuto un atteggiamento di immobilismo. Intanto polveri, puzze, vibrazioni e presenza di nichel continuano ad essere un problema”. Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, lo aveva annunciato e ha mantenuto la parola: se, entro il 12 luglio, i valori delle rilevazioni sulle vibrazioni non saranno rientrati in un range che consenta una vita dignitosa alla cittadinanza, scatterà una diffida che metterà Arvedi-Ast nella condizioni di avere 10 giorni di tempo per risolvere il problema: se le vibrazioni dovessero continuare a tormentare i residenti allora, dal 23 luglio, scatterà l’ordinanza che metterà dei limiti alla produzione dell’acciaieria. Non solo. L’assessore Sergio Cardinali, presente insieme al vicesindaco, ha annunciato clamorose novità sulle misure messe in atto da Arvedi-Ast e sullo studio epidemiologico avviato con Usl, Arpa e Regione e lo stop della produzione nelle ore notturne. Ma andiamo con ordine.
L’incontro tra i cittadini e il vicesindaco Corridore è stato organizzato dal Comitato Prisciano Terni-Est che ha iniziato a combattere la sua battaglia in modo molto apprezzato anche dallo stesso vicesindaco che ha sottolineato la “sensibilità, pacatezza, serietà e tatto” con i quali il Comitato ha approcciato al problema e si è relazionato con le istituzioni. “Non stiamo facendo politica né campagna elettorale, ma ci stiamo confrontando con i cittadini. Riguardo Ast – ha spiegato Corridore – abbiamo subito presentato la nostra posizione ambientalista. I 4 problemi sono evidenti: polveri sottili, discarica, nichel e smaltimento scorie. Intanto posso dirvi che la lavorazione si arresterà dalle 22 alle 2 del mattino, ma mi sembra solo un contentino”.
“Se entro il 12 luglio non sarà risolto il problema, faremo una verifica sulle vibrazioni, poi scatterà una diffida di 10 giorni, quindi fino al 22 luglio e il 23, qualora la situazione non sia risolta, verranno presi eventualmente provvedimenti impeditivi sulla produzione da parte del sindaco Bandecchi. Non dobbiamo rischiare che tutto finisca in un nulla di fatto nei tribunali amministrativi. Intanto il sindaco Bandecchi ha ottenuto il telo hp3, di materiale plastico, e, in aggiunta, uno strato di argilla per controllare i banchi di scorie. Inoltre – aggiunge Corridore – Stiamo aspettando ancora il tavolo promesso da Arvedi-Ast, nella persona dell’ad Dimitri Menecali, a giugno sulle prescrizioni ambientali. Noi manteniamo i nostri impegni e ci batteremo perché il problema venga risolto. L’incidenza di tumori e tutti gli altri problemi sono all’attenzione degli organi competenti”.
All’incontro era presente anche l’assessore Sergio Cardinali che ha spiegato in modo più tecnico quali siano le novità di queste ore: “È aumentata la sensibilità generale rispetto agli insediamenti industriali nel nostro territorio e si inizia a parlare di produzione sostenibile. C’è un’opportunità tecnologica che ci consente di affrontare il problema con una prospettiva migliore. Il nichel, al momento, non può essere sostituito per la lavorazione dell’inox, ma se non viene captato dalle ciminiere va disperso nell’aria. Proprio in queste ore, in Ast, c’è una riunione con un’azienda, presentata da noi, che sta proponendo una tecnologia per captare gli scarti nocivi del nichel dai fumi di produzione. È la prima azienda che vuole produrre acciaio sostenibile sul perimetro europeo. Inoltre – aggiunge Cardinali – non è mai stato fatto uno stupido epidemiologico serio e non abbiamo un’evidenza della correlazione tra inquinamento e salute. Quattro giorni fa, dopo una riunione tra regione Asl, Comune e Arpa, è stato avviato questo tipo di studio. La salute dei cittadini è prioritaria rispetto a tutto il resto e tutte le ordinanze del sindaco vanno in questo senso”.
“Uno dei modi di lavorare le scorie è la triturazione e questo ha portato il problema delle vibrazioni che sta dando grandi disagi ai cittadini – continua Cardinali – Tapojarvi ha cercato di risolvere il problema con tubi di gomma infissi per 18 metri nel terreno che hanno dato piccoli benefici, ma il perimetro è troppo stesso e le onde sonore non sono schermate abbastanza. Inoltre basta qualche pioggia e le vibrazioni tendono a spostarsi, si è proceduto dunque alla modifica della frequenza della lavorazione dei macchinari e proprio oggi sono partiti gli ordini per nuove pulegge. Oltre a porre argini era necessario interrompere le vibrazioni alla fonte. Si inizierà dunque a lavorare sul basamento di cemento dove sono posati gli impianti e si cercherà di isolare il macchinario dal basamento. Nel mese di agosto – spiega ancora Cardinali – ci sarà un’altra fermata e si potrà operare”.
Prolungamento barriera esistente dal 26 agosto a 8 settembre. Isolamento fondazione entro fine settembre; previsto studio su mulino a barre e poi due mesi per realizzarlo. Limitazione produzione in orario notturno per riportare i valori nella norma. Riduzione della produzione compatibile con la fermata parziale.
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