Terni

‘Caso Terni’, focus tumori: Bandecchi andrà a Prisciano | Vertice con sindacati

Vertice straordinario sul ‘caso Terni’, nella giornata di ieri, 17 giugno, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi (presenti anche il vicesindaco Corridore, l’assessore Cardinali e il dirigente Grigioni) ha incontrato il Comitato Prisciano-Terni Est e il presidente della Guardia Nazionale Ambientale per fare un punto sulla situazione inquinamento e rapporto Arvedi-Ast con la città di Terni, così come chiesto dallo stesso comitato in una lettera allo stesso Bandecchi, soprattutto dopo le dimissioni dell’assessore all’ambiente Mascia Aniello e l’interrogazione del Pd e “Innovare per Terni” di Kenny che avevano seguito da vicino l’inchiesta di Tuttoggi.info. Sempre nella giornata di ieri, il sindaco ha incontrato anche le sigle sindacali; ma andiamo con ordine.

‘Caso Terni’, Bandecchi sarà a Prisciano: focus tumori

Per quanto riguarda il Comitato Prisciano, tra i cittadini c’è cauto ottimismo per quanto riguarda l’atteggiamento del sindaco Bandecchi che si è dimostrato molto sensibile al ‘caso Terni’ e, come  massimo garante della salute pubblica, si è attivato con le autorità competenti per verificare che i cittadini vivano in condizioni di sicurezza. “Il problema deve essere risolto” – ha sottolineato Stefano Bandecchi – anche se si trattasse di comfort abitativo. Per quanto riguarda le polveri, sono state illustrati al sindaco i risultati delle analisi svolte per conto del Comitato (con valori registrati ben al di sopra della norma) e una mappatura delle vie di Prisciano con persone colpite da tumore, sia nel passato che ne presente. Ricordiamo che, a questo proposito, lo “Studio Sentieri” aveva messo in luce un’anomala casistica di persone colpite da tumore e aveva ipotizzato una connessione con i valori degli agenti inquinanti presenti nell’aria ternana. Il sindaco è rimasto particolarmente colpito dal quadro emerso e si è attivato chiamando l’Asl per redigere uno studio epidemiologico sulla situazione, chiedendo la possibilità di coinvolgere lo stesso Comitato. I cittadini sono particolarmente soddisfatti, visto che gli studi sull’area di Prisciano sono fermi in Regione dal 2023. Caso vuole che, nella giornata del 15 giugno, alla vigilia dunque dell’incontro tra Comitato e sindaco Bandecchi, abbiamo consultato la delibera del 2023 con la quale l’assessore alla Sanità della Regione Umbria, aveva stanziato circa 100mila euro per uno studio che “non è ancora mai partito” – come sottolineato dal Comitato. Presto Stefano Bandecchi sarà a Prisciano per ‘toccare con mano ‘ una realtà che, anche grazie all’inchiesta di Tuttoggi.info, è tornata all’attenzione della politica e delle istituzioni.

Incontro Bandecchi-sindacati su questione ambiente

“Le RSU di Arvedi AST, le Segreterie Territoriali di FIM-FIOM-UILM-FISMIC-UGL e le rispettive Confederazioni sono state chiamate ad una riunione con l’Assessore allo Sviluppo Economico, Sergio Cardinali e dal Sindaco di Terni, Stefano Bandecchi. Il Sindaco, dopo le dimissioni dell’ex Assessore Mascia Aniello e le conseguenti dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa ha chiesto alle Organizzazioni Sindacali se sono a conoscenza di comportamenti criminosi all’interno del sito di Viale Brin, in termini di ambiente, salute e sicurezza” – oltre al Comitato Prisciano, il sindaco Bandecchi, sempre nella giornata del 16 giugno, ha avuto un importante confronto con le sigle sindacali, con focus il rapporto tra industria e sostenibilità ambientale: “Tutte le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito che da anni lavorano nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini per rendere le produzioni di AST più compatibili con l’ambiente e che agiscono in termini di rappresentanza generale esercitando il proprio ruolo contrattuale con accordi che sempre di più hanno prodotto avanzamenti per il lavoro, la salute e la sicurezza – si legge in una nota congiunta dei sindacati – Le stesse Organizzazioni Sindacali hanno esplicitato al Sindaco che nel rispetto delle loro prerogative, qualora fossero venuti a conoscenza di comportamenti “criminosi”, non avrebbero esitato a fare le dovute denuncia agli organi competenti. È stato evidenziato, inoltre, che di fronte alle criticità presenti, dovute al ciclo di lavorazione, che possono riguardare salute, sicurezza, ambiente e organizzazione del lavoro, le RSU e gli RLS hanno esercitato il loro ruolo di rappresentanza fino anche al fermo degli impianti. Tali azioni sono state portate avanti ogni volta si è reso necessario e si continuerà quando sarà ritenuto opportuno nell’interesse generale”.

© Riproduzione riservata