Terni

Caso Terni, Bandecchi non si fida dell’Arpa “Analisi a privati”

Il ‘Caso Terni’ si arricchisce di un’altra importante notizia: il sindaco Stefano Bandecchi farà svolgere delle analisi private a un ente esterno sulla qualità dell’aria e dell’acqua in zona Prisciano. Dopo la clamorosa anticipazione di Tuttoggi.info sulla sospensione dello studio “Neoconca”, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, nell’ambito del question time dello scorso 25 luglio (dal punto 1:18:02), nel rispondere all’interrogazione del Pd scaturita dalla nostra inchiesta sul ‘Caso Terni’, ha annunciato: “Non mi fido di chi, fino ad oggi, è stato sindaco, è stato alla Asl ed è stato all’Arpa. Posso dire che inizieremo un’analisi indipendente dello stato di salute dell’aria e dell’acqua. Le faremo a settembre, cioè quando Arvedi Ast lavorerà a pieno regime, sarebbe inutile farle durante la fermata di agosto. Vedremo dunque se le analisi esterne confermeranno i dati dell’Arpa, non ho dubbi che sarà così, ma almeno riinizieremo dalle basi”. Sembra abbastanza grave che il sindaco esautori un ente pubblico dal suo fondamentale ruolo di controllo e si affidi a un organo esterno, privato. Così, almeno, si avrà l’evidenza di dati incrociati inconfutabili e si potrà agire di conseguenza.

Dubbi su operato Asl

Certo i dubbi e la pazienza del sindaco Bandecchi sono messi a dura prova anche dall’Asl che, nei giorni scorsi, ha fatto dei rilievi in zona Prisciano: “Senza tener conto delle abitazioni e dei cittadini segnalati dal Prefetto” – ha detto il sindaco Bandecchi e in giorni e momenti in cui il fenomeno delle vibrazioni non sembrava essere così rilevante. “Abbiamo preteso che quei rilievi venissero rifatti” – ha tuonato, giustamente, Bandecchi.

La mancata ordinanza sulla limitazione alla produzione di Arvedi Ast

Rispetto alla mancata ordinanza di limitazione della produzione ad Arvedi Ast, Stefano Bandecchi ha spiegato che “da tre giorni (il question time è del 25 luglio, ndr), dopo che Comune, Asl, e Arpa hanno formalizzato una missiva, l’acciaieria ha sospeso autonomamente la lavorazione della scoria nera non ferrosa nelle ore notturne, agendo in collaborazione con l’amministrazione comunale”. Questa è certamente una buona notizia, ma non è una limitazione alla produzione: è bene non confondere i piani.

Le ciminiere di Arvedi Ast

Un’altra importante notizia è che il sindaco ha aperto un ulteriore tavolo sulle ciminiere di Arvedi-Ast perché, come dichiarato dallo stesso Bandecchi: “Abbiamo scoperto che sì, è vero che Arvedi è dentro la norma delle emissioni, ma considerando una piccola porzione delle ciminiere. Ora, 4 di quelle di quelle ciminiere hanno una bocca di oltre 7 metri di diametro e non stanno nei parametri di legge, perché nel momento in cui la sezione diventa di 7 metri per 7 e non di 30 cm. è chiaro che non è la stessa cosa”. Vedremo dunque, anche in questo caso, tra i tanti tavoli aperti dal sindaco, quali saranno i risultati e i provvedimenti che verranno adottati.

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