Le nuove intercettazioni sul caso Suarez fanno ora tremare la Juventus. Anche se, al momento, né il calciatore del Barcellona, né alcun tesserato o persona vicina al club bianconero risultano indagati dalla Procura della Repubblica di Perugia per il caso dell’esame di italiano per far ottenere il passaporto italiano al calciatore del Barcellona.
La telefonata tra l’avvocato e il direttore della Stranieri
Tra le cinque persone al momento indagate, tra cui la rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia, Giuliana Grego Bolli, le attenzioni si stanno concentrando sul direttore dell’Ateneo, Simone Olivieri. E’ lui che, tramite un comune conoscente, entra in contatto con un legale vicino alla Juventus. Interessata in estate a far ottenere il passaporto italiano a Suarez, in procinto di passare dal Barcellona ai bianconeri. Affare poi saltato proprio nel giorno in cui il calciatore italiano era a Perugia per sostenere l’esame di lingua.
L’esame di Suarez anticipato
Esame che su richiesta del legale vicino alla Juventus era stato anticipato dal 22 al 17 settembre. Ma soprattutto, un esame pilotato (un “esame farsa” scrive la Procura di Perugia), dato che Suarez, come rivela la sua insegnante (indagata) in un colloquio intercettato dalla guardia di finanza “non spiccica na parola“.
Il colonnello Selvaggio Sarri della guardia di finanza, che ha condotto le indagini per conto della Procura perugina, ha detto pubblicamente che era stata la Juventus ad interessarsi per l’esame di lingua del calciatore che voleva acquistare. Fatto però poi smentito dal club bianconero.
Corsera: ipotesi corruzione
Come svela Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, proprio sulla base delle ulteriori intercettazioni i magistrati ipotizzerebbero il reato di corruzione. E questo sulla base di un accordo, verbale, tra il legale incaricato di seguire la vicenda e il direttore generale dell’Università per Stranieri, di portare a Perugia in futuro altri calciatori extracomunitari alle prese con la pratica per l’ottenimento del passaporto italiano.
Il video dell’esame lampo
Tra la documentazione raccolta dalla Procura c’è anche un video dell’esame lampo di Suarez il 17 settembre. La guardia di finanza, infatti, teneva sotto osservazione l’Università per Stranieri, alla luce di quanto ascoltato nell’ambito di un’altra inchiesta sull’Ateneo.
Un video che dimostrerebbe come in effetti l’esito dell’esame fosse già deciso. Come in effetti emerso nelle intercettazioni in cui l’esaminatore dava a un’impiegata (entrambi sono indagati) indicazioni per compilare il verbale prima della prova, compresi i voti da mettere alla prova del calciatore.
Giustizia sportiva, trema la Juventus
Come rivela sempre il Corriere della Sera, i magistrati perugini segnaleranno la vicenda alla Procura federale, che dovrà valutare se aprire un fascicolo per la contestazione di eventuali illeciti sportivi nei confronti della Juventus.
Nessun tesserato bianconero risulta indagato. Occorre però valutare se il legale incaricato di gestire la vicenda dell’esame di Suarez sia andato oltre il suo mandato o se qualcuno del club sapesse di questo scambio di favori proposto verbalmente all’Università per Stranieri di Perugia.
Anche Suarez non risulta indagato. Ma pure al calciatore – rimasto al Barcellona perché il trasferimento alla Juventus è poi saltato – sarà presumibilmente chiesto di chiarire gli aspetti di questa vicenda.
La difesa del club
La Juventus si è difesa sostenendo che Suarez, come appreso dai suoi procuratori, già da due anni stava cercando di ottenere il passaporto italiano, dato che italiana è sua moglie.
E comunque, sull’organizzazione del test a Perugia per il calciatore nessun tesserato della Juventus – secondo il club bianconero – avrebbe avuto alcun ruolo.
La fretta, poi il gran rifiuto
Nella girandola estiva dei bomber (che ha coinvolto Dzeko della Roma e Milik del Napoli, fino al definitivo ritorno di Morata) c’era fretta di chiudere l’affare Suarez. Perché il 5 ottobre scade il calciomercato.
Proprio il giorno dell’esame di Suarez, pur anticipato al 17 settembre, trapela però che la Juventus sta mollando il Pistolero. Tempi troppo lunghi per ottenere il passaporto. Una virata improvvisa sulla quale la Procura perugina (e poi la giustizia sportiva) vogliono fare chiarezza.