Città di Castello

Caso ‘Stile’, giudice sospende ordinanza | Dipendenti (per ora) tornano a lavorare

La manifestazione degli addetti della Stile società cooperativa sotto le aule del tribunale di Perugia, in piazza Matteotti, ha portato già ad un primo importante segnale: Aldo Criscuolo, presidente del Tribunale, infatti, ha deciso di sospendere l’ordinanza, dando la possibilità alla Cooperativa, almeno per il momento, di continuare a produrre.

Una decisione importante – hanno detto i lavoratori – che ci ha dato nuova speranza in una giusta conclusione della lunga e intricata vicenda”. Così, in attesa della sentenza definitiva dei magistrati che ponga la parola fine alla querelle fra Tiberina e ‘Anbo’, gli operai della Stile potranno proseguire a lavorare.

I dipendenti sono arrivati in piazza Matteotti intorno alle 8, insieme ad alcuni rappresentanti sindacali della Uil, con numerosi cartelli con su scritto: “Permetteteci di lavorare” , “non fate morire un’azienda” e distribuendo volantini nei quali erano riportate le ragioni della manifestazione pacifica. Non solo, hanno anche chiesto di incontrare lo stesso Presidente del Tribunale per spiegare i motivi della manifestazione. Il summit non è avvenuto, però, c’è stato un forte interessamento da parte dello stesso Presidente a capire la vicenda legata alla Stile.

Questo – hanno detto i lavoratori – è l’estremo tentativo per cercare di modificare una situazione che ha del paradossale. Più di questo non sappiamo che altro fare”. Durante il sit-in, sono stati tanti fra avvocati, cittadini e curiosi che si sono avvicinati ai dipendenti della Stile per portare il loro sostegno. C’è stato anche un contatto anche con la Presidenza della Regione Umbria, per trovare una soluzione a questa vicenda. Intorno a mezzogiorno i lavoratori hanno deciso di lasciare il tribunale e tornare verso Città di Castello.