Quel che nessuno si aspettava, era una seconda sospensione della discussione nel processo che vede imputato Umberto Bindella per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Stamattina invece, la Corte d’Assise è entrata in aula e ha spiegato che ha bisogno di altro tempo per approfondire e che, in base all’articolo 523 del codice di procedura penale, sospende la discussione per l’acquisizioni di ulteriori elementi. Quali, lo comunicheranno nella prossima udienza già fissata al 29 marzo prossimo.
Sorpresa. L’incredulità era ben distribuita tra difesa e parti civili. Tutti, più o meno, sono usciti sorpresi da questa udienza e sono curiosi di capire dove la Corte voglia arrivare. Il processo infatti era stato ereditato dagli attuali giudici dopo che, i due precedenti togati avevano lasciato per il trasferimento di uno di loro. All’inizio, le parti si accordarono per non risentire tutti i testimoni ma forse, rileggendo le carte, i giudici potrebbero aver trovato qualcosa che vogliono chiarirsi. Prima di decidere della vita di una persona che continua a dichiararsi innocente sin dal primo momento.
Difesa. Si perchè, Umberto Bindella, ha sempre negato di essere stato in qualche modo coinvolto nell’omicidio della ragazza. Anzi, le sue avvocatesse, Daniela Paccoi e Silvia Egidi, hanno anche più di una volta avanzato l’ipotesi che Sonia potesse essere viva da qualche parte. Ad ogni modo lui ha sempre dichiarato la sua innocenza. Nel corso delle indagini, per un periodo venne anche arrestato, e poi rimesso velocemente in libertà.
Accusa Dall’altra parte invece ci sono i familiari di Sonia, con la sorella Anna in testa, che credono nella colpevolezza di quel ragazzo di cui Sonia era innamorata. Stessa convinzione anima il pm che ha canalizzato su Bindella moltissimi accertamenti fatti nel tempo. Adesso però, dopo i nuovi accertamenti, si dovrà fare una nuova discussione e, inevitabilmente, i tempi si allungheranno ancora.