Durante il contraddittorio preventivo di stamattina (19 settembre) la Procura di Perugia ha confermato la richiesta di arresti domiciliari per l’ex amministratore unico di Sogepu Cristian Goracci e per Antonio Granieri di Ece, entrambi accusati di corruzione. All’esito dell’udienza il gip Natalia Giubilei si è però riservata la decisione (i tempi saranno ovviamente a discrezione del giudice).
Secondo quanto sostenuto dai pm Goracci avrebbe ricevuto – tra il 2015 e il 2022 – una mega tangente da 750mila euro complessivi proprio dalla società amministrata da Granieri, per consulenze rivelatesi “fantasma”. Per la Procura infatti l’ingente somma sarebbe servita a favorire la partecipazione della stessa Ece al bando (vinto poi da Sogeco, di cui Ece detiene il 51% e Sogepu il 49%) per l’appalto milionario sulla gestione dei rifiuti in 14 Comuni dell’Alta Umbria.
Per quanto riguarda il terzo indagato – Massimiliano Nebbiai di “Omn Componenti” –, che secondo l’accusa avrebbe cercato di favorire la sua ditta per un altro appalto di forniture di cestini, elargendo una tangente da 36 mila euro sempre a Goracci, la Procura ha deciso di non richiedere alcuna misura cautelare.