Categorie: Cronaca Terni

'CASO' PORCACCHIA, NEVI (PDL) DENUNCIA: “DOPO SANITOPOLI, COMMERCIOPOLI”

di Raffaele Nevi (*)

Dopo lo scandalo di sanitopoli che ha messo in luce come la sinistra umbra gestisce il potere forse, a leggere le cronache quotidiane, assisteremo a Terni a un nuovo capitolo di questa storia di intrecci tra politica e affari. Pur ribadendo, anche questa volta, la più assoluta vicinanza umana agli indagati e il nostro approccio garantista, ci aspettiamo anche questa volta l'emersione di un sistema che noi denunciamo da anni e che si alimenta, a Terni e in Umbria, con un continuo ricorso al voto di scambio e con un collateralismo che strozza il mercato e limita la libertà delle persone.

Sarà bene che chi ha incarichi di responsabilità, Sindaci in testa, sia chiamato a rispondere politicamente delle persone di cui si circonda e sarà bene che la politica non si comporti come su sanitopoli, mettendo la testa sotto la sabbia ma abbia il coraggio di avviare quelle riforme che finalmente consentano all'Umbria di diventare una Regione “normale” in cui ci sia una netta separazione tra la politica – che deve indicare le politiche e gli obbiettivi e controllare che quelle politiche e quegli obbiettivi siano centrati – e il privato che deve sempre più essere chiamato a collaborare nella gestione dei servizi, anche pubblici.
In questo senso, come gruppo in regione, ribadiamo la necessità di avviare la riforma della sanità ma anche delle modalità di affidamento dei servizi pubblici. E' ora di dire basta a soggetti pubblici che partecipano con il privato, attraverso le società miste o associazioni, alla gestione e che troppo spesso si trovano a svolgere il ruolo di controllori e controllati. E' ora che anche le associazioni di categoria si confrontino in modo diverso con la politica evitando, come avviene in molti casi, di prendere parte a campagne elettorali o intervenendo attraverso i propri dirigenti anche nella vita interna dei partiti o peggio di singole cordate all'interno di essi. Come gruppo in Regione stimoleremo i gruppi comunali, con particolare riguardo a quello di Terni, ad avviare dibattiti e prendere poi decisioni celeri, per fare in modo che questo approccio, che è proprio della nostra cultura liberale, sia messo in atto e si arrivi ad una qualificazione della spesa pubblica evitando di far fare cose costose e dispendiose, e spesso di dubbia qualità, solo perché il potente di turno dell'associazione lo chiede salvo poi chiedere in cambio assunzioni o favori per i propri “clienti”. Occorre che la politica risponda sempre più ai cittadini e sia chiamata a verifica e risponda sempre meno alla logica degli amici allo scopo di controllare il consenso per le elezioni. Rimaniamo convinti che la sinistra in Umbria non sarà in grado di farlo perché si alimenta da cinquanta anni con questo sistema e quindi l'unica soluzione vera, sulla quale continueremo a lavorare quotidianamente, non potrà che essere quella di mandarli a casa e dare all'Umbria un governo che punti sulla qualità, la libertà e il merito.

(*) Presidente gruppo PdL Regione Umbria